Terni, canili nel mirino dei Nas: sigilli a un'altra struttura

Terni, canili nel mirino dei Nas: sigilli a un'altra struttura
TERNI La lente d'ingrandimento degli investigatori è puntata sui requisiti strutturali dei canili e sul rispetto delle normative che garantiscono il benessere animale....

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TERNI La lente d'ingrandimento degli investigatori è puntata sui requisiti strutturali dei canili e sul rispetto delle normative che garantiscono il benessere animale. Un'attività di controllo a vasto raggio, quella portata avanti dai carabinieri del Nas, con l'ausilio del personale veterinario della Usl Umbria 2, che ieri ha portato al sequestro amministrativo di un'altra struttura. Si tratta della pensione per cani e gatti situata a Pentima alta realizzata, come spiega la pagina facebook della struttura, per ospitare i piccoli amici per brevi e lunghi soggiorni. I militari del Nas, guidati da Giuseppe Schienalunga, hanno visitato il residence per cani e gatti alla periferia della città ieri mattina, nell'ambito dei controlli a tappeto sulle strutture umbre che ospitano i cani. Il controllo si concluderà nella tarda mattinata col sequestro amministrativo della pensione per carenze strutturali. Anche in questo caso i Nas, nel bloccare l'ingresso di nuovi animali, hanno messo nero su bianco diverse prescrizioni. Concedendo 30 giorni di tempo per sanare le pecche riscontrare. Una situazione analoga a quella che ha riguardato il canile comunale Lai di Monte Argento, sotto sequestro amministrativo dal 10 ottobre scorso per irregolarità strutturali. Nei giorni scorsi i controlli hanno interessato anche il canile sanitario di Schifanoia di Narni: qui nessuna irregolarità di rilievo tranne prescrizioni minime legate alla sistemazione di un bagno.

CANILI FANTASMA

L'azienda sanitaria locale vuole vederci chiaro sugli oltre 500 cani che, stando ai dati inseriti in anagrafe canina regionale, risultano ricoverati in strutture fantasma o che hanno cessato da tempo l'attività di accoglienza: Venuti a conoscenza della problematica, grazie alla relazione puntuale redatta dal dottor Tognarini, del servizio di sanità animale della Usl, l'azienda sanitaria ha immediatamente avviato un'indagine interna per un'approfondita verifica della gestione dei dati dell'anagrafe canina. Nella breve nota a firma del dipartimento di prevenzione dell'azienda Usl si precisa che da una prima, sommaria analisi sembrerebbe emergere un disallineamento dei dati presenti nelle nostre anagrafiche, presumibilmente conseguenti all'unificazione delle due Asl (ex Asl 3 ed ex Asl 4). Il dipartimento di prevenzione ha chiesto ad Umbria Digitale, sezione informativa di Umbria Salute una opportuna verifica sia in merito alla congruenza dei dati che allo spostamento di ogni singolo animale ed è attualmente in corso un'attenta attività di verifica e di monitoraggio che richiederà del tempo.
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Il Messaggero