Canile lager, blitz della Forestale Salvati quattordici cani da caccia

Uno dei pointer salvati dalla Forestale a Marsciano
PERUGIA - Blitz della Forestale nel canile lager. ...

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PERUGIA - Blitz della Forestale nel canile lager.


Il Comando stazione del Corpo forestale dello Stato di Marsciano, invece, ha concluso in questi giorni una indagine, condotta unitamente a personale veterinario della Asl 1di Perugia (Distretto Todi-Marsciano), che ha permesso di riscontrare numerose violazioni di carattere penale ed amministrativo in riferimento alla detenzione di animali da affezione. Tutto ha preso le mosse dall'individuazione di numerosi cani detenuti all’interno di un fabbricato disabitato. Dopo essere risaliti al proprietario degli animali ed averlo convocato sul posto, è scattata l'ispezione dei luoghi e alla verifica dello stato di salute dei cani con l’ausilio dei veterinari della Asl 1 riscontrando che i quattordici cani presenti, tutti di razza pointer, erano relegati all’interno di locali fatiscenti ed in pessime condizioni igieniche. E' stata accertata l’assoluta mancanza di cibo e di ciotole preposte a somministrarlo e la presenza di acqua scarsa e sporca. Alcuni degli animali erano in evidente stato di denutrizione da ricondursi evidentemente alla carenza di cibo associata a fenomeni di “dominanza”. Al termine del sopralluogo il veterinario intervenuto,ha impartito al proprietario degli animali una serie di prescrizioni per ripristinare condizioni accettabili. Nel corso delle indagini è emerso che il fabbricato dove si trovavano i cani era stato occupato senza il consenso del proprietario che, pertanto, ha sporto querela per invasione abusiva di edifici. .Le indagini hanno permesso di riscontrare anche numerose infrazioni alla normativa regionale per la lotta al randagismo e sono state state elevate sanzioni amministrative per tremila euro e al sequestro amministrativo di cinque dei quattordici cani, in quanto il proprietario non aveva provveduto all’iscrizione degli animali all’anagrafe canina e non li aveva dotati di microchip nei termini prescritti dalla legge. Il proprietario degli animali è stato inoltre denunciato per i reati di invasione abusiva di terreni ed edifici e per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero