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PERUGIA - La celebrazione del XXXII Incontro compostellano in Italia, che tradizionalmente si svolge a Perugia l’ultimo fine settimana di maggio, quest’anno a causa delle restrizioni per l’emergenza Covid è stato spostato alle giornate comprese tra il primo ed il 3 ottobre. Come negli anni precedenti si farà il punto della situazione sui cammini e sui pellegrinaggi in Italia e in Europa, con attenzione speciale a quanto accaduto durante la pandemia e con una specifica proiezione verso il futuro. Il titolo di Cammini e pellegrini oltre il Duemila, ne sottolinea impostazione e attualità. Dopo il 2000 molte cose sono infatti cambiate sulle vie di pellegrinaggio ed una approfondita riflessione sugli sviluppi e sulle mutazioni in atto è necessaria come base per le azioni e interventi futuri.
«Ancora in fase di emergenza Covid stiamo assistendo ad una fortissima ripresa dei pellegrinaggi compostellani e dei pellegrinaggi in genere - spiega Paolo Caucci von Saucken, presidente del Centro italiano di studi compostellani - negli ultimi quattro mesi, nonostante le restrizioni, sono arrivati a Santiago oltre 100mila pellegrini, preludendo alla straordinaria stagione che si annuncia per il 2022, quando si prevede che in 500.000 percorreranno a piedi le antiche strade per Santiago. Il Convegno si pone il proposito di comprendere a fondo il fenomeno e di fornire basi solide su cui orientare, sia la ricerca che gli interventi pratici sul territorio, anche per quanto riguarda l’Italia. Sarà anche occasione per ricordare e festeggiare i 40 anni di vita della Confraternita di San Jacopo di Compostella, rifondata a Perugia nel 1981, sulla base dell’antica confraternita di pellegrini compostellani presente a Perugia nel XIV secolo».
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