Trasportava maiali vivi ammassati nel suo camion, denunciato autotrasportatore

Trasportava maiali vivi ammassati nel suo camion, denunciato autotrasportatore
ORVIETO Dopo l'inevitabile battuta d'arresto  nazionale dovuto alle limitazioni imposte dal lockdown che nei mesi trascorsi ha limitato la circolazione sul territorio...

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ORVIETO Dopo l'inevitabile battuta d'arresto  nazionale dovuto alle limitazioni imposte dal lockdown che nei mesi trascorsi ha limitato la circolazione sul territorio nazionale per  motivi di contenimento dell'epidemia da coronavirus, la sezione di Polizia Stradale di Terni ha ripreso ad effettuare controlli su  specifici settori del trasporto su strada, compreso quello inerente il  trasporto animali vivi. I servizi espletati in ambito provinciale e

regionale hanno portato all'accertamento di numerose infrazioni,  soprattutto rispetto al trasporto di cavalli. I controlli hanno coinvolto vari utenti che a diverso titolo movimentano cavalli con  veicoli immatricolati in conto terzi facenti capo a società che  trasportano gli animali a scopo economico commerciale, con veicoli
riconducibili a società ludico dilettantistiche che spostano cavalli a  scopi ludico ricreativi e sportivi non a fini di lucro, ed infine  trasporti effettuati da privati o trasporti per uso proprio.  Le principali violazioni riscontrate riguardano la mancanza del  documento di provenienza dell'equide su territorio nazionale, che deve
obbligatoriamente accompagnare il cavallo in ogni sua movimentazione insieme al passaporto. L'inottemperanza prevede la contestazione di  una sanzione pecuniaria il cui pagamento in misura ridotta è pari a  600 euro per ogni capo trasportato. Altre violazioni riscontrate  riguardano il trasporto di animali senza l'autorizzazione sanitaria  nazionale del veicolo con sanzione pecuniaria prevista pari a 430,33  euro. 
I controlli sono stati effettuati ad ampio raggio tanto che è stato  anche fermato e sanzionato un trasporto a fini economici di suini, per  il quale è intervenuto sul posto anche il medico veterinario della  Ausl Umbria 2 di Orvieto. In tale circostanza gli animali erano  movimentati con un viaggio di breve durata, in condizioni di  sovraffollamento in relazione alla densità di carico dei capi  trasportati, alla superficie di carico e al peso-dimensione dei capi,

non garantendo loro lo spazio sufficiente per i movimenti naturali,  con rischio di decubito. Al trasportatore è stato contestato il  trasporto di animali vivi con modalità non ammesse violazione che  prevede una multa pari a 1.000 euro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero