Insulti sessisti all'arbitro donna: Perugia, dirigente squalificato quattro mesi

La violenza nei campi del calcio dilettanti: nella stessa gara, per aver strattonato il direttore di gara, giocatore squalificato per un anno. Botte tra tifosi in Seconda categoria

Insulti sessisti all'arbitro donna: Perugia, dirigente squalificato quattro mesi
PERUGIA - Insulti sessisti all’arbitro. Donna. “Colpevole” di aver preso decisioni che sarebbero state contestate pesantemente anche se fosse stato un uomo,...

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PERUGIA - Insulti sessisti all’arbitro. Donna. “Colpevole” di aver preso decisioni che sarebbero state contestate pesantemente anche se fosse stato un uomo, figurarsi un fischietto in rosa. Ma probabilmente la voglia di rivolgersi in maniera così pesante e violenta a un arbitro, qualunque sia il sesso, passerà a un dirigente della Grifo Tezio Fc, campionato di seconda categoria regionale. Il giudice sportivo, l’avvocato Marco Brusco, ne ha decretato infatti la stagione finita. E' stato squalificato fino al prossimo 10 luglio «Perché, in campo in veste di assistente di parte, proferiva insulti sessisti all’indirizzo dell’arbitro». Insomma, dirigente e guardalinee. 

È andata anche peggio a un suo giocatore, squalificato per un anno «perché, al termine della gara, afferrava l’arbitro per un braccio, in maniera energica ed aggressiva, facendola cadere a terra, così da provocarle dolore al costato ed alla nuca. Subito dopo il predetto ironizzava, invitando l’arbitro a non fare sceneggiate».

Sempre nel campionato di seconda categoria regionale, multate Atletico Sant’Angelo e Pietrafitta «perché i tifosi, sugli spalti, davano inizio ad una rissa con tifosi della squadra avversaria».

Un altro esempio decisamente poco virtuoso di quanto accade ogni fine settimana nei campi del calcio dilettantistico arriva da Cascia, squalificato per sei mesi per essere andato prima «fronte a fronte» contro l’arbitro e poi per aver sputato alla mano di un avversario mentre usciva dal campo dopo essere stato espulso.

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Il Messaggero