Il Perugia all'assalto del Cittadella. C'è da tenere lontano i playout. Di Serio al posto di Olivieri. Torna Angella

Angella torna dal primo minuto
PERUGIA Grande intensità, recupero veloce del pallone, verticalità immediata e nel caso del Cittadella anche gioco insidioso sulle fasce. Il Perugia tosto e pronto...

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PERUGIA Grande intensità, recupero veloce del pallone, verticalità immediata e nel caso del Cittadella anche gioco insidioso sulle fasce. Il Perugia tosto e pronto ad andare a mille di Castori è pronto a specchiarsi al ‘Tombolato’ su uno degli avversari più simili a lui e per questo ostici e pericolosi della B, i veneti che magari non avranno ripetuto i fasti-playoff delle passate stagioni ma restano anche sotto la guida di Edoardo Gorini squadra capace di mettere in crisi qualsiasi avversario. Ne sa qualcosa proprio il Perugia, che all’andata visse contro il Citta l’unico passo falso casalingo del Castori-bis. Per i grifoni, reduci da un mese un po' tormentato per quanto riguarda i risultati a causa dell'emergenza che ormai sta andando in archivio, nonché da una settimana in più di pausa a causa del rinvio con la Reggina dopo il terremoto, arriva un bel banco di prova. Da non fallire per la classifica, visto che, pur non avendo rimesso piede nei play out, i grifoni hanno perso terreno, sono appena a 2 punti dal fondo e non possono permettersi ulteriori passi falsi. Il test è poi ancora più probante perché arriva in campo esterno, dove il Perugia nelle ultime settimane ha stentato raccogliendo tre sconfitte in quattro partite.

«La sosta forzata? Abbiamo preso quello che ci ha riservato la situazione – ha detto Fabrizio Castori prima di salire sul pullman per il Veneto -. Abbiamo cercato di intensificare il lavoro e sfruttato la pausa per recuperare energie fisiche e mentali. Il Cittadella? Ostico lo è a di suo a prescindere da quanto accaduto all’andata, conosciamo il suo modo di giocare. Ma le partite passate vanno sempre in archivio. Le motivazioni le abbiamo a prescindere. Chiunque abbiamo di fronte, lo rispettiamo ma sappiamo che dobbiamo fare la nostra partita per portare a casa punti. Lavoriamo su noi stessi, sui nostri automatismi, dobbiamo essere bravi a dare risposto a tutto quello che in campo si verifica».

Il tecnico di San Severino ha professato sana fiducia. «Avere tutta la rosa a disposizione aiuta – ha proseguito -, è difficile per noi che andiamo forte recuperare al cento per cento dopo soli quattro giorni. Dopo Cittadella avremo tre partite in casa e avere l’intero organico o quasi a disposizione avrà un peso. Quanto alla classifica, è momentanea. Non credo che il discorso salvezza si esaurisca alle ultime sei squadre. Anche chi è più avanti deve stare attento. Ci sono trenta punti ancora a disposizione e sono tanti, credo che chi ci precede non possa considerarsi ancora tranquillo». E qui il riferimento proprio ai veneti, che precedono il Perugia (che ha una partita in meno) a 5 lunghezze di distanza, è sin troppo evidente.

Resta da dire che i grifoni di nuovo in carreggiata sono Angella, Di Serio ed Ekong, mentre è rimasto a casa Olivieri non ancora pronto, oltre agli squalificati Rosi e Curado. Difesa obbligata (si spera per l’ultima volta) con Sgarbi, Angella e Struna, a centrocampo riprende quota l’ex di turno Bartolomei per affiancare Santoro, l’alternativa è Capezzi, mentre sulle fasce toccherà a Casasola e Lisi e sulla trequarti a Luperini, a sua volta favorito su Kouan. In avanti dovrebbe toccare a Di Carmine (altro ex) e al rientrante Di Serio, coppia cui si chiedono i necessari gol-salvezza, con Matos ed Ekong pronti a cambiare la partita in corsa. Nel Cittadella, cui mancherà capitan Branca, forfait di Vita e Magrassi. Gorini (squalificato, in panchina il secondo) dovrebbe schierare Crociata (6 gol nell’ultimo mese) alle spalle dei giovani e insidiosi Antonucci e Maistrello.

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Il Messaggero