PERUGIA - La voglia di festeggiare una vittoria importante del suo Grifo. Magari anche il desiderio di farsi vedere da qualche grifone per riuscire a ottenere una maglia. Scene...
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Purtroppo però ieri pomeriggio, al termine di Perugia-Ancona, un ragazzino di appena quindici anni ha sfiorato la tragedia. Dopo essersi arrampicato sulla recinzione, infatti, ha perso l’equilibrio ed è caduto. Un volo di almeno quattro metri, con il giovanissimo atterrato rovinosamente sul cemento della curva nord. Ma soprattutto a pochi centimetri dagli scalini della curva. Gli amici e i familiari che erano con lui hanno immediatamente attivato il 118, in molti sono scoppiati in lacrime temendo il peggio vista la violenza con cui aveva battuto testa e schiena.
Il giovanissimo tifoso è stato subito immobilizzato dagli operatori medico sanitari e portato all’ospedale Santa Maria della Misericordia. Le sue condizioni, che nei primissimi istanti sembravano particolarmente gravi, con il passare dei minuti sono andate migliorando. Anzitutto è rimasto sempre cosciente e anche all’arrivo in ospedale le prime risultanze hanno permesso a tutti di tirare un grosso sospiro di sollievo. Probabilmente anche per via della giovanissima età, infatti, il ragazzo non avrebbe riportato fratture e dunque le conseguenze della sua caduta non sarebbero particolarmente gravi.
Ma la paura, nonostante il sospiro di sollievo generale, era ancora evidente negli occhi dei familiari e degli amici che lo hanno immediatamente soccorso. Anche nella serata di ieri, all’esterno dell’ospedale, in diversi hanno notato un gruppo di giovanissimi con le sciarpe del Perugia ancora addosso in evidente attesa di notizie rassicuranti dal pronto soccorso. Notizie che appunto sono arrivate.
Anche dal Perugia è arrivato un messaggio al giovanissimo tifoso di pronta ripresa e guarigione. Il tecnico Alessandro Formisano, in sala stampa, dopo aver saputo di quanto accaduto ha voluto mandare un messaggio al ragazzino. «Lo aspettiamo alla prossima partita e gli facciamo un grandissimo in bocca al lupo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero