Insulti razzisti e sassate agli arbitri: stangati due club di Eccellenza

Insulti razzisti e sassate agli arbitri: stangati due club di Eccellenza
PERUGIA - Altro giro, altra corsa. Perché la violenza sui campi del calcio umbro non si ferma, e ogni settimana si arricchisce di comportamenti da colpire con la massima...

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PERUGIA - Altro giro, altra corsa. Perché la violenza sui campi del calcio umbro non si ferma, e ogni settimana si arricchisce di comportamenti da colpire con la massima severità. Cosa che continua a fare senza alcuna remora il giudice sportivo, l’avvocato Marco Brusco, che sanziona in modo importante comportamenti particolarmente lesivi affinché tutto ciò possa servire a un livello anche preventivo.


E allora ecco due super multe, inflitte a due società di Eccellenza, a seguito dei comportamenti eccessivi e da censurare tenuti dai propri tifosi. Mille euro di multa al Pierantonio e la motivazione è la seguente: «Per comportamento offensivo e minaccioso del pubblico nei confronti dell’arbitro per l’intera durata della gara. Inoltre venivano proferite frasi ingiuriose e minacciose con chiaro riferimento alla discriminazione razziale nei
confronti di un assistente dell’arbitro. Recidiva specifica plurima reiterata aggravata».
Di non molto inferiore, 600 euro, quella che invece il giudice sportivo ha inflitto al Branca per «lancio di sassi in direzione di un assistente dell’arbitro che veniva colpito al petto procurandogli dolore».
Ma non finisce qui. Scorrendo le pagine del dispositivo del giudice sportivo ecco 200 euro di multa a Montecastelli e Valdipierle, Prima categoria, sempre per intemperanze nei confronti degli arbitri.
In Seconda categoria, 150 euro al Deruta perché «al termine della gara, due tifosi chiaramente riconducibili alla società Deruta calcio, rompevano la rete di un cancello che separa la tribuna dal recinto di gioco cercando di entrare in contatto con i giocatori della squadra avversaria non riuscendovi perché fermati prontamente da tesserati del Deruta».
Dieci gare a Bellavita dello Junior Carpine Magione per aver messo le mani in faccia sempre all’arbitro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero