Calci in testa e pugni ad una donna, la rissa scoppia in pieno centro

Calci in testa e pugni ad una donna, la rissa scoppia in pieno centro
La violenza va in scena nella notte tra sabato e ieri nel cuore del...

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La violenza va in scena nella notte tra sabato e ieri nel cuore del centro. Tre ragazze e due ragazzi, visibilmente alterati dall'alcol, iniziano a litigare non si sa per quale ragione. Gridano a squarciagola mentre si azzuffano accanto all'auto bianca di uno di loro che è parcheggiata lungo la strada, a pochi passi dal liceo classico. E' lì che una giovane, spintonata e caduta a terra, viene presa a calci in testa da uno del gruppo. Lei, nordafricana come gli altri amici e amiche tranne uno che parla italiano, urla parole nella sua lingua incomprensibile. Intervallate dalla disperata richiesta di fermare tanta violenza. Un appello che però cade nel vuoto. Quella scena di violenza, iniziata alle tre di notte, dura per diversi minuti. E si consuma tra l'indifferenza di chi si trova a passare da lì, che rallenta per gustarsi la scena ma preferisce farsi i fatti suoi e decide di non dare neppure l'allarme alle forze dell'ordine. La ragazza presa a calci, rimasta scalza e stesa a terra, continua a urlare a squarciagola mentre viene colpita alla testa da uno del gruppo che, per diverse volte, gli rifila fortissime botte utilizzando una scarpa della vittima. Le gesta dei cinque, con le ragazze che si accapigliano e uno dei ragazzi che continua a infierire su una di loro, svegliano di soprassalto chi abita in quella zona del centro. Persone che sono abituate a fare i conti con violente liti e con risvegli improvvisi a causa delle urla. Qualcuno teme che la violenta lite possa degenerare ma nessuno chiama le forze di polizia che, come ogni fine settimana, in quelle ore stanno presidiando le vie della movida per prevenire risse, reati e violenza. Mentre continuano a volare calci e scarpate in testa passano a piedi due giovani. Rallentano, guardano la scena per qualche secondo e poi se ne vanno via come se niente fosse. Passano i minuti e sembra che la violenza si stia placando ma non è così. Ancora botte da orbi, alle quali assiste pure un signore che, in sella alla sua bicicletta, preferisce andarsene via senza dare l'allarme. Un p aio d'ore prima violenza e sangue sul marciapiede di viale Brin, poco lontano dall'acciaieria, dove un colombiano finirà al pronto soccorso con lesioni e ferite provocate da un'arma da taglio. Agli investigatori dell'arma lo straniero racconterà di essere stato aggredito nella notte da uno sconosciuto che voleva impossessarsi del suo smartphone. Una versione quella della rapina che non convince del tutto. Saranno le indagini dei carabinieri di Terni a ricostruire i contorni dell'aggressione, che non si esclude possa essere maturata per questioni legate allo spaccio di stupefacent

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Il Messaggero