Caccia, preapertura alla tortora il primo settembre. Ma serve un' app

Caccia, preapertura alla tortora il primo settembre. Ma serve un' app
Il primo settembre sarà possibile sparare alla tortora, ma i...

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Il primo settembre sarà possibile sparare alla tortora, ma i cacciatori dovranno usare la app che segnalerà lo stop. L’atto che modifica il calendario venatorio è stato preadottata ieri dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore alla caccia Roberto Morroni. Il documento prevede la preapertura specificatamente della caccia alla tortora per il solo giorno del primo settembre. Precedentemente alla riunione dell’esecutivo, negli uffici dell’assessorato regionale era stato svolto un ampio confronto con tutte le associazioni venatorie che si sono dichiarate favorevoli, all’unanimità, alla preapertura e alle modalità con le quali si dovrà svolgere. Le normative europee e la legislazione nazionale, infatti, limitano fortemente il numero di capi che è possibile abbattere e la Regione in queste settimane ha messo a punto un sistema di monitoraggio in grado di assicurare il rispetto delle direttive comunitarie in materia, a salvaguardia sia dei cacciatori che dell’ente regionale preposto alla puntuale osservanza delle regole. Nella riunione di ieri è stata presentata alle associazioni venatorie l’applicazione web progettata ad hoc dalla società in house della Regione “PuntoZero”, che consentirà di monitorare gli abbattimenti in tempo reale e che consentirà ai cacciatori di ricevere sul cellulare un alert al raggiungimento degli abbattimenti consentiti e quindi il successivo stop all’attività. Nei giorni scorsi la questione era stata al centro di un braccio di ferro interno alla maggioranza di centrodestra in Regione tra i consiglieri della Lega Manuela Puletti e Valerio Mancini e l’assessore Morroni di Forza Italia: «Condividiamo le posizioni delle associazioni venatorie che hanno puntualizzato un forte disappunto su alcune decisioni prese dall’assessore Morroni», avevano tuonato Puletti e Mancini. Il riferimento era alla mancata preapertura e all’inserimento della tortora come specie cacciabile, risolte proprio ieri, ma anche la deroga per lo storno «ormai chiesta da oltre due anni... e l’inaspettato quanto ingiustificato slittamento dell’apertura per l’addestramento dei cani».

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Il Messaggero