Buoni proposti/ Sono l’ Oliviero della città

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PERUGIA - Per non essere da meno del suo ministro di riferimento Stefania Giannini, anche il commissario straordinario dell’Adisu Maurizio Oliviero deve difendersi davanti...

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PERUGIA - Per non essere da meno del suo ministro di riferimento Stefania Giannini, anche il commissario straordinario dell’Adisu Maurizio Oliviero deve difendersi davanti alla Corte dei Conti. Con sprezzo del pericolo nei confronti di un docente di diritto pubblico, la giustizia contabile gli imputa di avere sprecato denaro nella nomina di un dipendente a mansioni superiori.


Con speciosa, ma puntuale iniziativa, il processo viene ricordato in un’interrogazione da Andrea Liberati consigliere del Movimento Cinquestelle. Incapace di starsene un attimo zitto, Liberati racconta di una rovinosa sentenza di condanna in primo grado in cui nulla ha potuto il suo difensore, l’attuale assessore regionale multiplo e avvocato Antonio Bartolini. Il pronunciamento risale al marzo del 2015 e sicuramente verrà demolito durante il processo d’Appello in cui però Oliviero non potrà essere più difeso da Bartolini perché ha rinunciato all’attività professionale. Una rinuncia arrivata quando la Marini lo ha chiamato a far parte della sua Giunta affidandogli proprio la riforma dell’Adisu. Il vorticoso Liberati richiama l’attenzione sulla sentenza per chiedere se sia il caso che Maurizio Olivero già numero uno dell’Adisu, ne resti anche commissario straordinario a vita. Ma a parte la presunzione d’innocenza, la giustizia non può essere più un motivo di messa in mora di un amministratore a meno di una sentenza (penale) e definitiva. Il problema pare piuttosto di affollamento perché Oliviero, novello Figaro rossiniano, oltre all’Adisu, è docente presso le Università Perugia, Macerata e Napoli, ambasciatore Erasmus, consigliere dell’azienda Cucinelli, lavora nel comitato referendario della Boschi per il “si” e ha svariati incarichi internazionali per i rapporti con Israele, Paesi Arabi e tutto il Medioriente.

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Il Messaggero