Bullismo e cyberbullismo, l'iniziativa del Soroptimist Club Terni nelle scuole per prevenire la violenza

Bullismo e cyberbullismo, l'iniziativa del Soroptimist Club Terni nelle scuole per prevenire la violenza
TERNI - Bullismo e cyberbullismo si possono e si devono combattere, innanzitutto con la prevenzione. Provando cioè a sviluppare un approccio di metodo diverso e innovativo...

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TERNI - Bullismo e cyberbullismo si possono e si devono combattere, innanzitutto con la prevenzione. Provando cioè a sviluppare un approccio di metodo diverso e innovativo per sensibilizzare e aiutare i ragazzi a interagire tra loro con gentilezza e scoraggiando comportamenti che possono tradursi in fenomeni di violenza vera e propria. Con questa filosofia il Soroptimist International Club di Terni ha organizzato per sabato 21 ottobre (dalle ore 10 alle 12) presso l’aula magna  dell’Ipsia, un incontro formativo organizzato che rientra nel progetto nazionale contro il bullismo e cyber bullismo.  Interverranno: la presidente della sezione di Terni, Stefania Capponi, il dirigente scolastico, Fabrizio Canolla, i rappresentanti delle forze dell’ordine di Terni, la neuropsichiatra  infantile Valentina Rapaccini, lo psicologo Maurizio Bechi Gabrielli. Modererà l’incontro Raffaella Brizioli, referente del progetto per il club di Terni. Saranno presenti alcune classi dell’Ipsia, una classe di terza media dell’Istituto Comprensivo Guglielmo Oberdan e una di terza media dell’Istituto Comprensivo Felice Fatati.

«L’iniziativa intende offrire agli insegnanti e agli adolescenti un momento di riflessione e un’informazione specializzata - spiega Stefania Capponi - per poter agire in modo più consapevole ed efficace in un contesto complesso come quello della società attuale. Infatti in una società relativistica, liquida come l’ha definita Bauman, come la nostra, è necessario focalizzare l’attenzione su quei valori che dobbiamo saper tramandare. La speranza è quella di poter essere di aiuto sia agli attori del compito educativo, sia agli adolescenti che si sono trovati vittime o bulli e a quelli che potranno scampare il pericolo».

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Il Messaggero