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La serie A fatta prima con la maglia della Ternana. Poi riconquistata con quella del Brescia in una domenica in cui affrontava proprio la sua ex squadra rossoverde nel giorno in cui dava un lungo addio alla serie B. Oggi, da doppio ex, pensa che la Ternana sia pronta a vincere al Rigamonti. Parola di Pietro Biagini, viareggino, ex giocatore di entrambe le squadre e oggi ternano d'adozione, visto che vive a San Gemini. Di questa sfida, sul campo bresciano, lui ha quel ricordo lì, ma ne ha anche un altro di qualche anno prima, quando era un giocatore delle Fere e si trovò in un pullman preso a sassate dai tifosi bresciani. «In campo - racconta - finì 0-0. Era il 1977. L'arbitro negò un rigore al Brescia. A fine partita, successe che lo stesso arbitro ci chiese il favore di accompagnare col nostro pullman i guardalinee, che dovevano andare a prendere l'aereo. I tifosi bresciani, già arrabbiatissimi, videro salire i guardalinee sul nostro pullman e successe il finimondo. Ci accerchiarono e ci presero a sassate, rompendo i vetri del pullman. L'autista dovette farsi tutto il viaggio di ritorno coi vetri rotti, mentre noi fummo ospitati in albergo a Salò dal Brescia, che si scusò dell'accaduto». La sfida del 1980, invece, la ricorda così: «Mi dispiacque molto affrontare una Ternana già retrocessa. A Terni avevo giocato cinque anni». Oggi, a 68 anni, Biagini ricorda con gratitudine tutte e due le squadre, che lo fecero giocare in serie A, oltre al Torino naturalmente. Ma l'ago della sua bilancia pende un po' di più verso il rossoverde. «A Brescia, in due anni, ho raccolto di più che a Terni, avendo lì vinto un campionato. Ma in rossoverde ho giocato per più tempo. Sono sempre legato alle Fere. Qui ho vissuto una retrocessione, ma anche un campionato in cui si sfiorò la terza serie A, persa nelle ultime due giornate. Dunque, spero che lunedì vinca. Anche se devo dire che mi fa male vedere il Brescia così, pieno di problemi, nonostante le ambizioni iniziali del tutto differenti». La Ternana, però, secondo lui ha qualche carta in più, stavolta. «Il Brescia è in una situazione difficile, in cui una squadra pensata per la promozione si trova a lottare per salvarsi. E' un organico che non ha nelle corde la lotta per la salvezza.
Il Messaggero