Botte alla fidanzata: arrestato. Domiciliari a casa dei genitori

Botte alla fidanzata: arrestato. Domiciliari a casa dei genitori
PERUGIA - Arrestato dalla polizia un 45enne di Umbertide per aver picchiato la fidanzata. L'episodio è avvenuto  nel quartiere perugino di Rimbocchi quando la...

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PERUGIA - Arrestato dalla polizia un 45enne di Umbertide per aver picchiato la fidanzata. L'episodio è avvenuto  nel quartiere perugino di Rimbocchi quando la poveretta si aggirava per strada con i jeans imbrattati di sangue. L'indagato, accusato del reato di lesioni, su disposizione del pubblico ministero Laura Reale si trova detenuto agli arresti domiciliari nell'appartamento dei genitori in attesa dell'udienza di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari. Secondo quanto viene riferito dagli agenti l'uomo, difeso dall'avvocato Marco Rondoni, è un «violento incapace di accettare le scelte della ex senza ricorrere alle botte». 


La vittima, infatti, sarebbe la vittima di «una vera e propria escalation di violenza da parte del proprio ex convivente» insieme al quale aveva abitato fino a qualche tempo fa. Nel corso della notte tra lunedì e martedì - riferisce la questura attraverso una nota ufficiale - è piombata al numero d'emergenza 113 una richiesta di intervento urgente in quanto una donna si trovava in «serio pericolo». Gli investigatori raccontano di botte da parte del 45enne alla coetanea per strada ma anche di spinte e urla che inevitabilmente non sono passate inosservate per altri residenti. Quando i poliziotti arrivano notano i pantaloni della donna sporchi di sangue, la sua espressione sembra piuttosto sofferente. Nell'immediatezza viene sollecitato anche l'intervento dell'ambulanza: la donna viene dunque affidata ai sanitari dell'ospedale Santa Maria della Misericordia per le cure necessarie «dovute principalmente alle fratture riscontrate». Grazie agli accertamenti gli agenti sono riusciti a fare chiarezza non soltanto sull'episodio in corso ma anche sulla «storia di violenze subite nel tempo» dalla donna. 


Al termine dell'intervento la polizia ha attivato il Protocollo Eva, acronimo di Esame violenze agite, una modalità operativa per il primo intervento degli operatori nei casi di violenza di genere come possono essere, ad esempio, maltrattamenti in famiglia, stalking, abusi ma anche liti familiari. I Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero