Magione, trovate 4 bombe a mano della Seconda Guerra mondiale. Una era nel Trasimeno

Tre delle bombe mano rinvenute a Magione
MAGIONE – Ancora residuati bellici rispuntano nell’area del Trasimeno. Si tratta di bombe a mano risalenti alla Seconda Guerra mondiale. Ben quattro bombe a mano di...

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MAGIONE – Ancora residuati bellici rispuntano nell’area del Trasimeno. Si tratta di bombe a mano risalenti alla Seconda Guerra mondiale. Ben quattro bombe a mano di tipo ananas sono state la vigilia di Ferragosto nella zona tra il borgo di Monte del lago e il castello di Zocco. Proprio presso le mura di questo antico maniero sabatoun ragazzo di Magione, a cui era sfuggito il cane mentre era a passaggio tra il Monte e San Feliciano, ha individuato la prima bomba avvertendo subito la Polizia locale. Le forze dell’ordine hanno messo in sicurezza la zona. Al momento della verifica fatta dagli agenti durante le operazioni di brillamento si è constatato che le bombe erano tre.

Sempre sabato un’altra bomba a mano sia stata ritrovata in acqua da un pescatore sportivo lungo la riva del tratto di ciclopedonale che passa sotto Monte Del Lago.
Questa seconda bomba ha messo in particolare allarme per il punto in cui è stata rinvenuta: vicino alla riva e in un luogo molto frequentato. Situazione di pericolosità che è stata immediatamente segnalata alla Prefettura dagli agenti della Polizia municipale e dai carabinieri della stazione di Magione intervenuti sul posto predisponendo la  bonifica del sito. Sono  state attivate le misure di emergenza e la Prefettura, come informa una nota del Comune di Magione, ha disposto l’immediato brillamento di tutti e quattro gli ordigni avvalendosi degli artificieri antisabotaggio dell’Arma dei carabinieri che hanno messo in sicurezza prima la bomba rinvenuta nel lago e poi quelle in località Zocco. Tutti gli ordigni sono stati fatti brillare intorno alle 19. Le operazioni sono iniziate alle 17. Per poterle effettuare in massima sicurezza per poco tempo è stata chiusa al traffico la strada provinciale SP316. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero