Bollette triplicate, locali in ginocchio il titolare dello storico bar Pazzaglia: «Dovremmo metterci in autolockdown»»

Bollette triplicate, locali in ginocchio il titolare dello storico bar Pazzaglia: «Dovremmo metterci in autolockdown»»
TERNI C'è chi pensa di mettersi in autolockdown e chi ricorre ai prestiti bancari. Il caro bollette picchia forte sulle attività economiche cittadine che, se...

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TERNI C'è chi pensa di mettersi in autolockdown e chi ricorre ai prestiti bancari. Il caro bollette picchia forte sulle attività economiche cittadine che, se hanno retto fin qui, ora sono in serie difficoltà. Tra le categorie costrette a fare i conti con gli aumenti incontrollati dell'energia elettrica ci sono bar e pasticcerie. Pazzaglia è una di queste. «Se procede di questo passo sarò costretto a mettere l'attività in auto-lockdown: tirare giù la serranda, mettere in cassa integrazione i 12 dipendenti e aspettare tempi migliori». Stefano Amici, il titolare non nasconde la preoccupazione. «La bolletta dell'energia elettrica è quadruplicata rivela passando dalle poco più di 2.000 2.500 euro a 8.000 euro. Un aumento che complica notevolmente la capacità dell'azienda di andare avanti». A fronte di consumi rimasti invariati, Amici non si capacità dell'impennata del costo dell'energia. «Mi sono confrontato con altri commercianti che hanno il mio stesso gestore e più o meno la stessa superficie commerciale prosegue il titolare di Pazzaglia mi hanno detto di aver subìto come me dei rincari ma lontani da quelli che ho registrato io. Mi sono rivolto quindi al gestore che ha giustificato l'incremento con il fatto che sono considerato un alto consumatore».


Stefano Amici osserva quindi che, se è normale che chi consuma di più, più paga, non si capisce perché vengono applicate tariffe sul chilowattora così diverse. «In questi giorni sto aspettando anche l'arrivo della bolletta del gas prosegue Anche qui abbiamo subìto nei mesi scorsi un aumento passando dagli 800 euro a 2.000. Francamente non so che cosa aspettarmi». Le previsioni non sono rosee. «Nei prossimi mesi sarà anche peggio aggiunge Stefano Amici si parla infatti di nuovi aumenti a ottobre. Un'attività come la mia non ha la forza di controbattere questi rincari. Per contrastare il caro bollette che faccio? Aumento il caffè con il rischio di perdere clientela? Il fatto è che o faccio 10 caffè o ne faccio 100, il consumo dell'energia elettrica resta lo stesso. Allora devo sperare di vendere di più ma anche i clienti sono stressati dagli aumenti».

Non va meglio per la collega in via Gramsci. «Oggi sono corsa in banca a chiedere un prestito per pagare la bolletta arrivata scaduta» dice Alessia Rippa titolare de Le Delizie di Napoli che si è vista recapitare un avviso da 3.000 euro a fronte dei 1.300 del mese precedente. «Ho chiesto subito chiarimenti al gestore prosegue che ha giustificato l'importo triplicato con il fatto di non aver ricevuto l'autolettura da parte di Asm e di conseguenza di essersi basato sui consumi presunti. Un ragionamento che non mi convince: se consumo sempre gli stessi chilowatt, perché farmi pagare tre volte tanto? Il gestore non mi ha consentito neanche la dilazione di pagamento perché questa è attiva già su una bolletta relativa all'altro esercizio che ho». Anche qui, infatti, è arrivato nei giorni scorsi un avviso con una cifra importante. «Sono importi che non riesco a sostenere prosegue Alessia Rippa i rincari si mangiano lo stipendio che riesco a ricavare. Di questo passo non si va avanti. Non posso aumentare il prezzo del caffè perché perderei la clientela e poi comunque non sarebbe sufficiente a compensare il caro bolletta. A settembre se continua così, chiudo e non pago. Sono azioni che non mi piacciono ma, soprattutto per i piccoli esercenti come me, sembra non esserci alternativa».
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Il Messaggero