«Bisogni corporali nella stanza del fratello» e genitori invalidi maltrattati: Perugia, 45enne condannato

«Bisogni corporali nella stanza del fratello» e genitori invalidi maltrattati: Perugia, 45enne condannato
PERUGIA - Musica a palla anche di notte e «bisogni corporali nella stanza del fratello». Un 45enne finito sotto processo con l’accusa di maltrattamenti in...

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PERUGIA - Musica a palla anche di notte e «bisogni corporali nella stanza del fratello». Un 45enne finito sotto processo con l’accusa di maltrattamenti in famiglia è stato condannato dal giudice per l’udienza preliminare di Perugia a un anno di reclusione. L’uomo, originario di Napoli, viene ritenuto responsabile di aver maltrattato il padre e la madre «risultando in ricorrente stato di ebbrezza alcolica con conseguenti condotte incompatibili con il regime di vita familiare».

Negli atti giudiziari della Procura si legge che l’uomo «ascoltava musica a elevato volume in orario notturno», «insultava i familiari quando lo invitavano a non eccedere nell’assunzione di bevande alcoliche» e «teneva comportamenti aggressivi e minacciosi verso i conviventi».

È scritto pure che «utilizzava per i propri bisogni corporali la stanza del fratello e vari anditi del domicilio». Questa circostanza è stata confermata dai genitori in sede di incidente probatorio. L'imputato è stato processato con rito abbreviato e questo gli ha consentito di beneficiare dello sconto di 1/3 sulla pena.

«A detta dei genitori fa costante uso di bevande alcoliche che alterano il suo comportamento - si legge in un'annotazione dei carabinieri - il padre è invalido al 100% mentre la madre è affetta da polmonite e sclerosi». Quando i carabinieri sono entrati in caso lo hanno trovato «seduto a tavola, intento a bere del vino: presentava sintomi riconducibili all'eccessivo uso di bevande alcoliche, aveva l'alito vinoso, biascicava, pronunciava frasi sconnesse e cantava. Inoltre, alternava momenti di pianto ad altri in cui urlava, nei confronti dei genitori, frasi sconnesse e prive di senso. Questi ultimi lo avevano accolto in casa, fidandosi delle sue promesse ma adesso chiedevano che venisse allontanato, poiché la situazione era diventata insostenibile».

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Il Messaggero