Terni. Basilica di San Valentino negata ai disabili. Il Comune corre ai ripari

Terni. Basilica di San Valentino negata ai disabili. Il Comune corre ai ripari
Installazione di una rete telematica per il controllo h24, redazione del regolamento di utilizzo e collaudo. Il Comune di Terni detta i tempi per rimettere in funzione...

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Installazione di una rete telematica per il controllo h24, redazione del regolamento di utilizzo e collaudo. Il Comune di Terni detta i tempi per rimettere in funzione dell'ascensore di San Valentino che nei giorni scorsi era nuovamente fuori servizio. All'indomani della denuncia presentata dal rappresentato della Unmil, Gianfranco Colasanti (delegato del sindaco Stefano Bandecchi per le materie attinenti alla sanità), da Palazzo Spada filtra un documento che elenca le azioni che verranno messe in campo per far funzionare l'ascensore. È l'ingegnere Nazareno Claudiani che spiega all'assessore ai lavori pubblici Giovanni Maggi quali saranno gli interventi da fare per mettere in funzione l'ascensore.

"L'ascensore pubblico installato a San Valentino - scrive l'ingegner Claudiani, Rup Pnrr per le azioni di riqualificazione energetica - è stato aggiornato lo scorso anno ai nuovi standard di sicurezza e, inoltre, è stato designato il responsabile operativo, figura obbligatoria per le strutture pubbliche". Malgrado ciò l'ascensore era chiuso anche nel giorno di san Valentino quando la basilica era stata presa d'assalto da ternani e turisti. Un disservizio che Colasanti ha denunciato a gran voce. «È intollerabile una cosa del genere. Sono disposto anche a presentare le dimissioni dall'incarico ricevuto dal sindaco se non si risolve questa cosa», aveva denunciato al Messaggero Colasanti.

"I prossimi passi, propedeutici al primo collaudo effettuato dall'agenzia ministeriale Ansfisa sono i seguenti", prosegue Claudiani prima di elencare le azioni che ancora devon essere fatte per mettere a regime il funzionamento dell'ascensore, che lo scorso anno era però stato attivato.
"Installazione di una rete telematica in grado di trasferire le immagini della sorveglianza (obbligatorie) ad un centro di controllo attivo 24 ore su 24 (identificato nella società Axitea), redazione del regolamento operativo e convocazione della visita sperimentale Ansfisa", le tre azioni che il Comune dovrà fare. "Si prevede - conclude Claudiani - che le predette operazioni possano concludersi entro marzo 2024, compatibilmente con il calendario degli ispettori Ansfisa".
Altra promessa altro impegno da verificare in attesa che l'ascensore di san Valentino possa finalmente entrare in funzione.

Sergio Capotosti
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero