PERUGIA - Una villa con piscina, tre appartamenti, nella zona di Trevi, e una ditta edile per un valore di circa 700 mila euro sono stati confiscati da polizia e guardia di...
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L'indagine è partita un anno fa, dopo la segnalazione fatta dal commissariato di Foligno. In particolare, gli investigatori della questura e delle fiamme gialle hanno ricostruito 47 anni di attività criminale con oltre sessanta condanne per appropriazione indebita, stupefacenti, danneggiamento, estorsione, falso, furto, rapina, gioco d'azzardo, insolvenza fraudolenta, lesioni e altri reati contro la persona.
Ma soprattutto, nel provvedimento di confisca emesso dal tribunale di Perugia si legge come l'uomo abbia avuto «intensi rapporti personali» con il boss della banda della Magliana "Renatino" De Pedis, con l'altro esponente di spicco della banda, Enrico Nicoletti, e on il faccendeiere Flavio Carboni. Di più, nell'attività criminale del sessantasettenne sono ricostruiti anche legame con il clan dei Marsigliesi.
Parallelamente, la guardia di finanza ha ricostruito la situazione patrimoniale di Fiorani e della sua famiglia evidenziando come a fronte di redditi molto bassi o quasi inesistenti la famiglia mostrasse un livello di vita decisamente agiato con la villetta intestata (secondo quanto ricostruito dagli investigatori) alla figlia, con migliorie apportate nel corso degli anni all'immobile e con un'attività edilizia che per gli investigatori sarebbe iniziata con l'impiego di capitali accumulati con attività illecite.
Le proprietà confiscate sono state assegnate all'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, mentre per l'uomo (attualmente in regime di obbligo di dimora) è stata disposta la sorveglianza speciale per cinque anni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero