"Azione", una grande collettiva alla Rocca Albornoz di Narni

"Azione", una grande collettiva alla Rocca Albornoz di Narni
NARNI -  “Azione” è una grande collettiva che apre sabato 28 maggio presso la Rocca Albornoz. Una mostra che fa dialogare dodici artisti legati in vari...

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NARNI -  “Azione” è una grande collettiva che apre sabato 28 maggio presso la Rocca Albornoz. Una mostra che fa dialogare dodici artisti legati in vari modi all’Umbria: Silvia Piconi, Giulio Molaioli, Valeria Molaioli, Riccardo Murelli, Antonio Bonfiglio, Graziano Marini, Marino Ficola, Giuseppe Friscia,  Virginia Ryan, Liliana Malta, Andrea Pinchi, Silvia Giani. L’idea di “Azione” nasce da  Silvia Piconi, che individua nel monumento storico di Narni (la Rocca) il luogo ideale per sviluppare il suo progetto espositivo, tracciando sinergie di fili sottili, rami invisibili,  storie di vita che s’intrecciano.  Ci saranno le lamiere di acciaio preziose di Giulio Molaioli (architetto), accanto alle opere nate dal riciclo dei materiali di ultima generazione come il polistirolo di Valeria Molaioli. Ma anche le sculture di Riccardo Murelli, scomparso prematuramente in terra Umbria, dove ha “inciso” la sua firma con le installazioni di opere di acciaio corten e legno  inserite nel contesto paesaggistico del territorio.  Anche la produzione  artistica di Andrea Pinchi  parte dal riciclo, ma di alcuni organi che lui stesso ha restaurato nella tradizione di famiglia. Poi Marino Ficola, che porta alla Rocca Albornoz, il patrimonio  di famiglia: l’arte della ceramica di Deruta.  Mentre Liliana Malta da più importanza ai materiali poveri come la terracotta e il ferro. Anche l’australiana Virginia Rayan esporrà i suoi lavori,  e la ternana Silvia Giani (architetto ), che partendo dalla rigenerazione sostenibile della materia tessile crea arazzi e manipola la materia in un Rady Made contemporaneo dando nuova vita a lane, nastri e  texture in via di estinzione legate ai ricordi e al vissuto di tradizioni che come in un mosaico trovano il loro nuovo disegno in un identità attuale.

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Il Messaggero