Avvocato di Perugia picchiato in strada

Avvocato di Perugia picchiato in strada
Chiesto il rinvio a giudizio per un 55enne scozzese accusato di aver picchiato un avvocato in mezzo alla strada ma anche di aver preso a calci la porta del suo studio legale di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Chiesto il rinvio a giudizio per un 55enne scozzese accusato di aver picchiato un avvocato in mezzo alla strada ma anche di aver preso a calci la porta del suo studio legale di Perugia e di aver danneggiato la sua Fiat 500. L'imputato (difeso dall’avvocato Ilaria Paonessa) deve difendersi dalle accuse di stalking, lesioni personali, danneggiamenti e resistenza a pubblico ufficiale. Della richiesta di rinvio a giudizio si è parlato ieri mattina in tribunale davanti al giudice per l'udienza preliminare il quale, però, a causa di un difetto di notifica è stato costretto a rinviare l'appuntamento al 24 gennaio prossimo.

Secondo quanto si apprende sfogliando il capo d’imputazione lo scozzese nel settembre 2022 ha danneggiato l’auto del professionista con un sasso: lo stesso – prosegue l’atto – è stato poi insultato e colpito con schiaffi e pugni che gli hanno provocato lesioni giudicate guaribili in un paio di settimane. Quel giorno – sempre secondo la ricostruzione – è stato aggredito anche il figlio dell’avvocato che era intervenuto in difesa del padre. Sempre in quel periodo l’indagato ha anche «danneggiato con violenti calci» la porta di ingresso dello studio legale fino a «scardinarla e a renderla inutilizzabile», opponendo resistenza alle forze di polizia nel frattempo intervenute. Anche il parabrezza dell’auto dell’auto del legale, sempre in quel periodo, è finito in frantumi a seguito del lancio di grosse pietre. Non sono mancati «numerosissimi messaggi tramite social e chiamate telefoniche» che hanno determinato nella persona offesa (assistito da Maria Mezzasoma) un profondo senso di ansia e paura per il timore di nuovi e più gravi episodi violenti».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero