Avvocati al voto a Perugia: la sfida per i 21 posti nel consiglio dell'Ordine. Ecco tutti i candidati

Il palazzo del Capitano del popolo, dove ha sede anche l'Ordine degli avvocati di Perugia
PERUGIA - Trenta candidati, 14 nomi per due liste, più due battitori liberi, con poco più di 2.100 legali al voto in due giorni. Questi i numeri per il rinnovo del...

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PERUGIA - Trenta candidati, 14 nomi per due liste, più due battitori liberi, con poco più di 2.100 legali al voto in due giorni. Questi i numeri per il rinnovo del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Perugia, con le urne aperte domani e venerdì (dalle 9 alle 16 nella sede della Fondazione forense Giovanni Dean, in via Baglioni).

Un appuntamento elettorale che si sta vivendo con particolare frizzantezza all'interno del foro perugino, con due squadre e gli outsider che da tempo si contendono i voti dei colleghi, per un rinnovo decisamente sentito. E venerdì magari non sarà la sera dei lunghi coltelli, ma tutti i contendenti puntano a levarsi qualche sassolino. Sia chiaro: l'obiettivo per tutti e trenta è l'unità e il bene dell'avvocatura, ma queste elezioni – con il Consiglio eletto per il prossimo quadriennio, fino al 2026 – arrivano (inutile negarlo) dopo una decisa spaccatura che adesso si vuole ripristinare. Per questo la campagna elettorale, seppur viva, accesa nelle intenzioni ma non nei modi, si è giocata nella massima trasparenza, con stilettate magari ma sempre con il sorriso: l'auspicio allora è che vinca il “kintsugi”, la tecnica giapponese per riparare i vasi rotti con l'oro. Per un'avvocatura ancora più brillante e preziosa per la comunità.
Ogni elettore può indicare sulla scheda 14 nomi, rispettando il limite di 9 preferenze per un genere e 5 per l’altro. Non c'è obbligo del rispetto del voto di genere – come riporta il sito dell'Ordine degli avvocati - se la scheda contiene da 1 a 9 preferenze. Non è necessario votare, chiaramente, persone della stessa lista ma i nomi di chi si ritiene meritevole di entrare in Consiglio: una sorta di possibile “voto disgiunto” che promette di rimescolare le carte. Entreranno nel Coa i 21 avvocati che otterranno il maggior numero di voti: tra di loro si voteranno poi presidente, vicepresidente, tesoriere e segretario e si nomineranno i membri delle vari commissioni.


Al voto quindi si presentano, in rigoroso ordine alfabetico, la lista Avvocati per l'avvocatura, capitanata da Laura Modena che ha in squadra Salvatore Adorisio, Clelia Cardella, Silvia Ceppi, Maria Cristina Ciace, Antonio Coaccioli , Francesco Crisi, Alessandro Formica, Agnese Franceschini, Nicola Marcinnò, Elisa Martinelli, Andrea Migliarini, Aurelio Pugliese e Cristina Zinci. LiberAvvocatura, la lista di Carlo Orlando, presenta come candidati Michela Biancalana, Vincenzo Bochicchio, Lino Ciaccio, Alessandro Ciglioni, Silvia Egidi, Francesca Forlucci, Vincenzo Maccarone, Simone Marchetti, Daniele Moretti, Marco Piazzai, Francesca Pieri, Bruna Ronconi, Ilario Taddei. I due outsider sono gli avvocati Efisio Burreddu e Dario Epifani. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero