Avigliano Umbro, premio ad Adriano Finistauri "Ufficiale al Merito della Repubblica".

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AVIGLIANO UMBRO Adriano Finistauri imprenditore aviglianese dal lontano 1976, già Cavaliere dal 2007, oggi è stato insignito dell'onorificenza di Ufficiale...

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AVIGLIANO UMBRO Adriano Finistauri imprenditore aviglianese dal lontano 1976, già Cavaliere dal 2007, oggi è stato insignito dell'onorificenza di Ufficiale al Merito della Repubblica. Un riconoscimento guadagnato sul campo, in quell'azienda che ha preso le mosse da una piccola bottega artigiana di carpenteria metallica, un fienile costruito insieme al padre e al fratello riadattato in corso d'opera ad officina, e che ora offre lavoro a oltre venti dipendenti. «Nella fratelli Finistauri e nella Sefin -racconta- c'è tutta la mia famiglia. Io, i miei fratelli fratello Renzo e Gianluca, mia moglie Antonella, i miei figli». Una vita di fatica, ma come dice Adriano anche di soddisfazioni. Sempre sul pezzo, sempre con uno sguardo al futuro anche nei momenti più bui. «Che ci sono stati- racconta lui stesso- come nel 2012 quando sono andato a denunciare la crisi che stava attraversando l'azienda e tutto il settore anche in tv». Un momento terribile, in cui tutto sembrava perduto, tanto che Adriano era stato costretto a licenziare anche il figlio. «Per cercare di venirne fuori- precisa- abbiamo stretto tutti la cinghia, anche i dipendenti di allora. Ha funzionato, ce l'abbiamo fatta». Un successo senza segreti il suo, fatto di tenacia e amore per un'azienda tirata su dal niente insieme alla famiglia. «Bisogna fare formazione, soprattutto ai giovani e offrire una retribuzione giusta». Oggi, a proseguire il suo lavoro c'è il figlio Luca.  «E' più bravo di me -continua Adriano- alla tenacia e alla forza si aggiungono gli studi». Dal canto suo, Adriano, nonostante abbia raggiunto l'età della pensione, a riposarsi non ci pensa proprio. Ha giusto finito di scrivere un'autobiografia "Adriano, una vita tra ferro e fuoco" in cui racconta le vicende della sua famiglia, legate a doppio filo, come spesso succede quando si abitano piccoli paesi, a quelle dell'intera comunità. 

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Il Messaggero