Avigliano, niente Tari per le attività commerciali chiuse durante il lockdown

Avigliano, niente Tari per le attività commerciali chiuse durante il lockdown
AVIGLIANO UMBRO - Niente Tari per le attività economiche costrette a chiudere durante il lockdown. Lo ha stabilito il Consiglio comunale di Avigliano Umbro che ha votato il...

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AVIGLIANO UMBRO - Niente Tari per le attività economiche costrette a chiudere durante il lockdown. Lo ha stabilito il Consiglio comunale di Avigliano Umbro che ha votato il bilancio di previsione. A renderlo noto è l’assessore al bilancio Daniele Gentili che sottolinea anche la scelta di spostare la prima rata Tari a settembre per cittadini e attività economiche.

Previsti anche rimborsi per mense scolastiche e scuolabus da marzo a maggio. “Non facciamo inoltre pagare interessi e sanzioni a chi, in difficoltà a seguito degli effetti della pandemia, pagherà entro il 30 settembre l'acconto Imu -ha sottolineato Gentili- e rimarranno invariate le tariffe dei servizi del trasporto scolastico e della mensa grazie alla consistente partecipazione economica del Comune".
"Nonostante le difficoltà nel far quadrare il bilancio di previsione -hanno spiegato dall'Amministrazione in un cmunicato diramato ieri-  come abbiamo più volte ribadito, era nostra intenzione dare un aiuto alle attività produttive del nostro territorio duramente colpite dall’emergenza coronavirus. Abbiamo mantenuto questa nostra volontà e con fondi di bilancio applichiamo un’agevolazione sulla tari per le attività produttive del nostro Comune: agevolazione  del 100% sia per la parte fissa che per la parte variabile relativa ai giorni di chiusura durante il lockdown, dunque non facciamo pagare la Tari nel periodo in cui le attività sono state chiuse a seguito del coronavirus.
Inoltre stiamo lavorando  per  finanziare anche dei  progetti di sviluppo e promozione del nostro territorio e che siano di sostegno alle  attività produttive del nostro Comune". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero