Ast, rinnovo delle Rsu inizia la maratona per il parlamentino

Ast, rinnovo delle Rsu inizia la maratona per il parlamentino
TERNI Dopo una campagna elettorale senza esclusioni di colpi, tra...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TERNI Dopo una campagna elettorale senza esclusioni di colpi, tra propaganda a spron battuto, cambi di casacca e accuse incrociate, è arrivato il giorno dell'apertura delle urne per le elezioni delle rsu dell'Ast: dalle 10 di oggi, infatti, i circa 2.400 lavoratori dell'acciaieria saranno chiamati ed eleggere i 27 delegati che faranno parte del parlamentino' di viale Brin per i prossimi tre anni. Si voterà fino alle 16 e poi dalle 20 alle 24, gli stessi orari che verranno replicati domani, mentre giovedì i seggi rimarranno aperti dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 alle 24. Immediato, alla chiusura delle urne, lo spoglio delle schede che decreterà la composizione - suddivisa nei tre collegi di operai, impiegati e quadri - della rappresentanza sindacale all'interno della fabbrica, che oggi vede la Fim Cisl primeggiare con 12 delegati uscenti, seguita dalla Fiom Cgil con 10, dalla Uilm con sei, dalla Fismic con quattro e dall'Ugl con uno. Qualche volto cambierà sicuramente, vista la mancata candidatura di alcuni veterani, ma mai come stavolta fare pronostici sui numeri è particolarmente complicato, per una serie di motivi: queste elezioni rappresentano un interrogativo per tutte le cinque sigle sindacali anche per la presentazione, per la prima volta, della lista dell'Usb, che punta a giocare appieno il ruolo di outsider, intercettando in particolare il voto dei delusi. Ma a fronte dell'aumento dei contendenti la torta si è rimpiccolita, visto che dai 33 delegati uscenti si passerà come detto a 27, per effetto dell'accorpamento delle consociate in Ast. I risultati, in termini di suddivisione dei seggi, saranno dunque per forza di cose diversi da quelli registrati nel 2014, quando a votare andarono 2.434 lavoratori, circa il 94 per cento degli aventi diritto (887 voti alla Fim, 723 alla Fiom, 462 alla Uilm, 235 alla Fismic e 127 all'Ugl). L'affluenza alle urne - che alcuni temono possa essere al di sotto di quella di tre anni fa, quando si votò poche settimane prima dell'arrivo della Morselli e dell'inizio della vertenza - sarà un segnale dello stato di salute del sindacato all'interno della più importante fabbrica umbra, ma anche tra le più strategiche in Italia nel settore siderurgico. Che il momento sia cruciale e particolarmente delicato lo sanno bene tutti i sindacati in lizza, che infatti anche nell'ultimo frangente di campagna elettorale non si sono risparmiati stoccate reciproche, anche pubblicamente. Quanto ai contenuti, buona parte della propaganda si è giocata sul tema del rinnovo della piattaforma integrativa, che interessa da vicino le tasche dei lavoratori, ma anche sul rispetto degli impegni dell'accordo firmato al Mise e sulla necessità di chiarezza sul futuro dello stabilimento.

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero