Ast, trattativa rinviata al Mise Calano a 250 le mobilità, ma non c'è accordo. "Morselli rinuncia aTrenord"

Una manifestazione a sostegno di Ast
TERNI Trattativa serrata al ministero dello Sviluppo Economico sul destino delle acciaierie ternane per tutta la notte, ma, alla fine non si raggiunge un accordo e si rimada...

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TERNI Trattativa serrata al ministero dello Sviluppo Economico sul destino delle acciaierie ternane per tutta la notte, ma, alla fine non si raggiunge un accordo e si rimada tutto a venerdì. Nel frattempo il sito affariitaliani lancia una indiscrezione: Lucia Morselli non si è mai presentata a Trenord, la società che gestisce la rete delle ferrovie lombardo, che l'aveva indicata come il miglior candidato per il vertice della società.


E fonti non ufficiali confermano che avrebbe scelto di rimanere in Ast. Questa decisione potrebbe avere implicazioni importanti anche sulla trattativa in corso.

Tra gli argomenti di cui si è discusso, i tagli al personale. L'azienda sarebbe scesa a 250 procedure di mobilità contro le 550 che aveva chiesto inzialmente, ma non è stato trovato un accordo.



La trattativa. A guidare gli incontri è la ministra Federica Guidi, che ha iniziato la trattativa con molto ritardo, intorno alle 19, usando sempre la tecnica dei tavoli separati. La Guidi ha prima incontrato le istituzioni e poi la trattativa è entrata nel vivo, con l'ad Lucia Morselli e lo staff di ThyssenKrupp presente. Sucessivamente l'incontro si è allargato alle organizzazioni sindacali. Si è cominciato subito con l'entrare nel merito della strategia per Ast, cercando di sciogliere ad uno ad uno i nodi più importanti: il mantenimento del secondo forno, l'autonomia del commerciale, i livelli occupazionali. Su quest'ultimo punto ci sarebbero spiragli, in quanto il governo ha messo sul piatto una serie di interventi in tema di energia e anche la possibilità di poter utilizzare la normativa sull'amianto. La discussione più lunga, cominciato intorno alle 21 ha riguardato il mantenimento del secondo forno. I sindacati considerano questo punto vitale per il futuro di Ast, dato che la chiusura del secondo forno, che mai sarebbe controbilanciata da un modesto potenziamento del primo, cambiarebbe completamente il ruolo di Ast. Il confronto è stato durissimo, come ha fatto anche sapere la presidente Catiuscia Marini dalla sua pagina facebook.

Ci sono stati momenti di avvicinamento ma sui punti rienuti focali, il secondo forno, il contratto integrativo, il commerciale, le posizioni sono rimaste distanti.


L'incontro successivo è previsto per venerdì, la data ultima della trattativa stabilita dalla ministra Guidi sarebbe il 4 ottobre. Non è chiaro, nel caso non si arrivi a un accordo, se ci sarà un prolungamento della tratttaiva o si andrà a un accordo - ponte. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero