Ast, i lati positivi del Covid: il trasporto ferroviario è aumentato fino al 40%

Ast, i lati positivi del Covid: il trasporto ferroviario è aumentato fino al 40%
TERNI         Sperimentazioni alternative e nuove tratte: è quanto ha voluto realizzare l’Ast di Terni per fronteggiare...

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TERNI         Sperimentazioni alternative e nuove tratte: è quanto ha voluto realizzare l’Ast di Terni per fronteggiare l’emergenza da Coronavirus.  «La chiusura delle frontiere e le difficoltà generalizzate nel reperire camion hanno determinato, specialmente nel mese di marzo, problemi rilevanti nel trasporto merci» spiegano infatti da Ast. La soluzione? Le vecchie care ferrovie. «In questo contesto abbiamo voluto sperimentare modalità alternative, utilizzando principalmente il trasporto ferroviario, ma anche il trasporto intermodale, ovvero una modalità di movimentazione delle merci che combina due o più mezzi di trasporto con l’obiettivo di ridurre gli spostamenti su gomma, contenendo così sia i costi dei trasporti sia le emissioni inquinanti nell’ambiente». Ed è così che l’impresa è salita a raggiungere il 40% di trasporto merci su treno, contro la media nazionale del 5%. Di positivo non c’è solo il minore impatto ambientale: sono state anche sviluppate nuove tratte. «Per il trasporto verso i clienti dell’area della Lombardia è stato attivato un servizio di trasporto ferroviario su una piastra logistica in area Milano, con un ultimo miglio via strada. Per i trasporti esteri  è stato applicato lo stesso principio, individuando una piastra logistica in Olanda ( a Maastricht) per i clienti dell’area Benelux. Infine, per i grandi clienti tradizionalmente serviti via ferrovia attraverso la piastra logistica di Piadena, i cui volumi si sono mantenuti su buoni livelli, è stato attivato un raddoppio delle tracce normalmente utilizzate». L’obiettivo, adesso, è rimanere saldi su questi standard e crescere ancora, guardando specialmente ai clienti dell’Est Europa, come Polonia e Ungheria.
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Il Messaggero