Onorevole Barbara Saltamartini lei è presidente della Commissione attività produttive: ha presentato alla Camera un emendamento nel dl liquidità che inserisce...
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«No. L'acciaio è una filiera strategica, ho presentato questo emendamento dieci giorni fa e ora Ast, che entra a pieno titolo nel mercato, ne potrebbe beneficiare perchè ha tutte le carte in regola, ha saputo mantenere fede agli impegni presi. L'attuale dirigenza ha dimostrato di aver messo in atto la strategia giusta per far fronte alla concorrenza. Il progetto del recupero scorie è innovativo e va avanti. Va trovata quanto prima una soluzione».
Sul tema dell'acciaio sarebbe importante che ci fosse una convergenza di tutte le parti politiche.
«Ast è un problema che va affrontato su scala nazionale ed europea. E' un'azienda importante per tutto il territorio nazionale. Dunque il governo dovrà dirci cosa vuole fare una volta per tutte. Ci deve dire se la ritiene strategica o meno. Paradossalmente questo momento così difficile, con la pandemia in corsa, può accelerare questi processi».
Anche nella migliore delle ipotesi e cioè che si trovi il giusto acquirente per Ast, che tempi prevede per questo processo?
«Non saranno meno di otto o nove mesi. Per questo prima definiamo l'acciaio e, quindi, Ast strategico, meglio è. Questa è la battaglia di chi vuole un'Italia forte, un paese vincente. Abbiamo la possibilità di recuperare il gap di questi anni nel settore industriale. Bisogna avere visione in questo momento. E Ast è assolutamente un bene da tutelare su cui lo Stato deve puntare. E' un'azienda che ha molto da dare. Pensiamo solo a come ha reagito alla pandemia. In poco tempo ha messo in atto una serie di misure di sicurezza per far tornare al lavoro i dipendenti che sono diventate modello per le altre aziende, diventando in Italia la prima azienda Covid free. Per quanto riguarda il territorio sono tranquilla per il lavoro che stanno facendo il sindaco Latini e la presidente Tesei. Ora bisogna che il governo faccia la sua parte». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero