Ast in vendita, Saltamartini, Modena e Polidori: «Acciaio entri negli asset strategici poi golden power»

«La decisione della ThyssenKrupp di trovare partner o cedere la controllata Acciai Speciali Terni è allarmante. L'azienda tedesca vanifica gli sforzi fatti in...

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«La decisione della ThyssenKrupp di trovare partner o cedere la controllata Acciai Speciali Terni è allarmante. L'azienda tedesca vanifica gli sforzi fatti in questi anni dalla dirigenza italiana. Il sito ternano si è ritagliato una posizione di rilievo nel panorama siderurgico europeo, mettendo in campo tutte quelle misure necessarie per

essere sempre più competitivo garantendo i livelli occupazionali». Lo dichiara  Barbara Saltamartini, Lega, presidente della Commissione attività produttive della Camera dei Deputati.
«Non permetteremo che le intenzioni espresse dall'azienda tedesca compromettano la produzione italiana di acciaio speciale quale quello prodotto a Terni, un patrimonio industriale che chiederemo al Governo di sostenere. Nel dl liquidità, in esame in commissione attività produttive della Camera - spiega Saltamartini - ho presentato un emendamento che inserisce gli asset siderurgici tra quelli strategici, in questo modo lo Stato potrebbe intervenire acquistando quote di capitale o partecipazioni azionarie. Misura che, se approvata, sarà applicabile anche per Acciai Speciali Terni. Lo Stato, in qualità di partner, sarebbe certamente in grado di mantenere la competitività nel quadro internazionale e di sostenere la concorrenza aggressiva del mercato cinese che mina tutta la siderurgia europea. Questo è il momento di supportare le nostre aziende, non solo con la liquidità di cui necessitano ma anche con azioni in grado di garantire parti fondamentali del nostro

tessuto industriale e, in questo caso, un polo siderurgico specializzato come quello di Terni. Per questo chiederò al Ministro Stefano Patuanelli di riferire in Commissione attività produttive quali immediate azioni intenda assumere per scongiurare che il settore siderurgico italiano venga svenduto al miglior acquirente, creando un'inevitabile danno sociale ed occupazionale non solo a Terni, ma per l'intero sistema industriale italiano». Sulla stessa linea anche Catia Polidori e Fiammetta Modena, deputate di Forza Italia. Entrambe invitano a estendere il golden power anche al settore dell'acciaio.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero