L’Ast ha appena annunciato di aver scelto l’azienda che gestirà il processo di trattamento delle scorie dell’acciaio inossidabile, con l’obiettivo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
POLVERI DI PRISCIANO
«I tempi di realizzazione dell’impianto non saranno brevissimi - continua l’assessore - in quanto strettamente legati a quelli necessari per ottenere tutte le autorizzazione tra cui quelle ambientali il cui rilascio è in capo alla Regione dell’Umbria cui chiedo la massima sollecitudine per questo iter autorizzativo e comunque il rispetto dei limiti temporali fissati dalla legge. Il progetto non risolverà totalmente il problema delle scorie nel breve mentre bisogna trovare un intervento risolutivo del grave problema delle polveri di Prisciano, è necessario liberare finalmente i cittadini di quel quartiere da una realtà nella quale per anni sono stati costretti a convivere in quanto, nonostante tutti gli interventi messi in atto dall’azienda, gli abitantihanno dovuto continuare a subire danneggiamenti dei loro beni provocati dalle polveri aggressive proventi dalla rampa scorie dell’Ast».
LA DISCARICA
«Il progetto del recupero dello scorie non sostituirà la discarica della società Ast che per comprensibili motivi, almeno per alcuni anni, continuerà ad essere utilizzata per la quota parte di scorie non trattate. Su questo punto sono ferma nel sostenere che visto che le normative di settore ci sono e sono anche molto vincolanti e restrittive, l’impegno da parte mia sarà quello di stimolare Regione e Arpa alla costante verifica del rispetto da parte di Ast di tutto quanto previsto dalla legge onde evitare una compromissione irreversibile delle matrici ambientali che interessano una discarica di rifiuti speciali pericolosi».
RINNOVO DELL’AIA
Questione rinnovo dell’Aia di Ast: «L’iter - dice ancora Benedetta Salvati - è da troppo tempo iniziato per questo sollecito la Regione affinché lo porti a conclusione nel più breve tempo possibile»
LE EMISSIONI INQUINANTI
«Serve una trasparenza massima nella gestione degli impianti da parte di Ast - conclude Salvati - anche per identificare tempi e modi che portano ai fenomeni di fuoriuscita di emissioni fuggitive intervenendo sulle stesse in modo più veloce ed efficace possibile, per esempio coi sistemi di video controllo»
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero