Assisi, diciottenne insospettabile arrestato per spaccio

Assisi, diciottenne insospettabile arrestato per spaccio
ASSISI - La Polizia ha arrestato un 18enne, incensurato, che, trovato...

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ASSISI - La Polizia ha arrestato un 18enne, incensurato, che, trovato in possesso di sostanza stupefacente, si è rivelato esserne anche produttore. La segnalazione, pervenuta al Commissariato di Assisi, era giunta da parte di alcune ragazze che lamentavano la presenza di un giovane che con insistenza le molestava al punto da costringerle a rifugiarsi in un negozio. Giunti sul posto, i poliziotti del Commissariato di Assisi tentavano di fermare il giovane ma quest’ultimo si mostrava sin da subito poco collaborativo, reagendo in modo aggressivo. Nonostante ciò, non sfuggiva agli agenti il tentativo del giovane di disfarsi, con un gesto repentino, di un pacchetto che gettava a terra poco lontano da lui.  L’involucro, subito recuperato, conteneva circa 50 gr di sostanza stupefacente del tipo marijuana. A quel punto, gli agenti del Commissariato di Assisi, decidevano di recarsi anche presso l’abitazione del giovane, per estendere le ricerche di eventuale altra sostanza. Come sospettato, all’interno della camera occupata dal giovane veniva rinvenuta altra sostanza, per un totale di 200 grammi circa di peso, suddivisa in pacchetti più piccoli. Oltre alla sostanza, però, i poliziotti scoprivano una vera e propria attività di coltivazione delle piante dalle quali ricavare lo stupefacente. Il necessario per un piccolo laboratorio casalingo contenuto in una scatola in cartone con all’interno una ventola, dei preparati chimici utilizzati solitamente come fertilizzanti, una bilancia elettronica di precisione, semi di pianta di Marijuana. Venivano rinvenuti anche due piccoli “quaderni paga” sui quali l’uomo teneva i conti ed indicava le cessioni effettuate ed i numerosi clienti con i quali trattava, con l’indicazione analitica delle somme ancora da riscuotere o già pagate. Il giovane è stato tratto in arresto per il reato di cui all’art. 73 D.P.R. 309/90 e per quanto previsto dall’art. 337 c.p. per essersi ripetutamente opposto all’arresto e alle attività di polizia espletate successivamente. Sarà processato per direttissima.  
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Il Messaggero