Assisi, sessantenne spara con una carabina ad aria compressa ad un cagnolino e lo uccide. In azione i carabinieri

Assisi, sessantenne spara con una carabina ad aria compressa ad un cagnolino e lo uccide. In azione i carabinieri
ASSISI - Il cane è il miglior amico dell’uomo. Evidentemente non è stato dello stesso parere l’uomo di 62 anni che nel pomeriggio di sabato 9 febbraio...

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ASSISI - Il cane è il miglior amico dell’uomo. Evidentemente non è stato dello stesso parere l’uomo di 62 anni che nel pomeriggio di sabato 9 febbraio 2019 a Santa Maria degli Angeli, in via Saragat, ha sparato - riferisce una nota dei Carabinieri  - con una carabina ad aria compressa, ad un piccolo meticcio che stava tranquillamente passeggiando per strada. Oral’uomo rischia la reclusione fino a due anni per il reato di uccisione di animali. Dalla ricostruzione degli eventi effettuata dai Carabinieri della Compagnia di Assisi l’uomo, dal cancello della propria abitazione, ha volontariamente sparato al piccolo cane, che al momento transitava in strada, per poi rientrare tranquillamente in casa, dai proprietari, come accadeva ogni giorno. Dolorante e ferito, il piccolo animale ha percorso qualche decina di metri , guaendo disperato, per poi accasciarsi e morire in strada, ai piedi di due passanti che hanno inutilmente tentato di soccorrerlo. Ai proprietari di “Chicco” non è rimasto altro che trasportarlo pietosamente a casa. Allertati della situazione i Carabinieri sono prontamente intervenuti ed in pochi minutihanno individuato l’autore del gesto, abitante a poca distanza dal luogo dove è stato ritrovato l’animale. L’immediata perquisizione domiciliare ha permesso anche di ritrovare l’arma utilizzata per sparare all’animale: una carabina ad aria compressa di libera vendita e detenzione, munita di ottica di precisione. 

Il gesto inconsulto commesso, avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. Difatti il luogo dove si è svolto il fatto è giornalmente frequentato da persone che portano a spasso i propri figli, con le immaginabili conseguenze per quello che sarebbe potuto accadere qualora il piombino che ha ucciso il cane, avesse invece colpito qualche passante. 
Il corpo del povero animalesi trova adesso presso gli uffici dell’Enpa per gli ulteriori accertamenti autoptici. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero