Assisi, presi i tre baby-lupin, rubavano di tutto: bici, tablet, cellulari e alcolici

Assisi, presi i tre baby-lupin, rubavano di tutto: bici, tablet, cellulari e alcolici
ASSISI - Mettevano a segno colpi in serie nella zona di Bastia, Assisi e Santa Maria degli Angeli. Nei bottini c'era di tutto: da alcolici e generi alimentari fino a Ipad,...

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ASSISI - Mettevano a segno colpi in serie nella zona di Bastia, Assisi e Santa Maria degli Angeli. Nei bottini c'era di tutto: da alcolici e generi alimentari fino a Ipad, cellulari, smartphone, e biciclette.


Risale a questi giorni l’ultimo di tre arresti effettuati dai carabinieri della compagnia di Assisi, impegnati al fianco della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Perugia.

Dalla metà del mese di giugno la magistratura del capoluogo umbro, su segnalazione degli investigatori diretti dal maggiore Marco Sivori, hanno riepilogato tutte le notizie di reato che hanno visto coinvolti tre giovanissimi ragazzi, responsabili secondo gli inquirenti di una serie impressionante di furti commessi ai danni di supermercati, grandi magazzini e abitazioni di Perugia, Assisi, Bastia Umbra e Santa Maria degli Angeli.



Tutta la merce rubata era poi rivenduta a prezzi stracciati. I tre giovani erano abituati ad agire spesso fianco a fianco e ad operare a qualunque ora del giorno. Il Magistrato ha chiesto ed ottenuto l’arresto per tre minorenni per una quantità di reati contro il patrimonio che vanno dai furti tentati o consumati alla ricettazione e perfino al possesso ingiustificato di strumenti od oggetti atti ad offendere.



Durante il periodo estivo i tre avevano fatto rientro in Romania, i carabinieri riescono comunque a rintracciarli e d accompagnare il primo del gruppo in una comunità di Pitigliano (Gr). Per gli altri due occorre aspettare quasi tutta l’estate fino a quando nel giro di quattro giorni riescono ad intercettare gli ultimi due complici, pronti, secondo alcune indiscrezioni trapelate a scappare. L’ultimo arresto risale proprio alla serata di martedì, a Santa Maria degli Angeli. Le prime persone che il giovane vede non appena si aprono le porte del pullman sono i carabinieri: nessun tentativo di fuga, nessuna resistenza. I militari prontamente lo accompagnano presso i loro uffici dove procedono al suo arresto ed alla contestazione della lunga sequela di reati commessi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero