ASSISI - «Quando neppure esisteva Davos, qui già si tutelava l'ambiente e il creato», così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte arrivando ad...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Imprese, politica e religione si ritrovano al Sacro Convento e firmano il manifesto «per un'economia a misura d'uomo contro la crisi climatica». E' il Manifesto di Assisi, messo nero su bianco dai francescani e dalla fondazione Symbola di Ermete Realacci e sottoscritto tra gli altri dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, dall'ad di Enel Francresco Starace e di Novamont Catia Bastioli.
«Io e tutti noi sappiamo di non essere in grado di cambiare il mondo. Ma ciascuno di noi sa che può cambiare il suo piccolo mondo ed offrire un contributo per imprimere una grande svolta al corso della storia», ha detto il Custode del Sacro Convento Padre Mauro Gambetti.
Quella di Assisi è una «nuova alleanza» per realizzare una rete tra economia, cultura, ricerca allo scopo «di affrontare con coraggio la crisi climatica, trasformando questa sfida in un'opportunità».
«Il Manifesto di Assisi non sarà soltanto un documento scritto, ma l'inizio di un percorso fatto di azioni concrete», ha rimarcato la presidente della Regione Donatella Tesei.
A sostenere l'iniziativa anche il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli:«Serve un nuovo modello di sviluppo - ha detto arrivando ad Assisi - e l'Italia deve allineare la propria agenda all'Europa».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero