Si finge uno 007 per non dire quanto ha bevuto, condannato

Si finge uno 007 per non dire quanto ha bevuto, condannato
PERUGIA - «Lavoro per i servizi segreti. Vi faccio cercare dai miei amici della Banda della Magliana. Vi pentirete». Minacce inquietanti rivolte addirittura ai...

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PERUGIA - «Lavoro per i servizi segreti. Vi faccio cercare dai miei amici della Banda della Magliana. Vi pentirete». Minacce inquietanti rivolte addirittura ai carabinieri, seguite pure da botte e sedie sfasciate: tutto per non farsi misurare il tasso alcolemico nel sangue.

Un rifiuto a sottoporsi semplicemente a un alcol test che è costato davvero parecchio a un quarantenne siciliano, condannato a un anno e dieci mesi di carcere dal giudice Carla Giangamboni.
L'uomo, secondo la ricostruzione della procura e le accuse dei carabinieri, nel 2015 fu fermato da una pattuglia di militari per un semplice controllo. Alla richiesta di effettuare l'alcol test, è scattato proferendo pesanti minacce: un “lei non sa chi sono io” condito però da ombre su servizi segreti e contemporaneamente su amicizie con gli uomini della banda che fu di Enrico De Pedis. «Ma che volete da me – ha detto ai carabinieri, come riportato da Umbria24 -? Mica sono un delinquente, andate a lavorare, a voi ci penso io, tanto lavoro per il Ministero degli Interni, sono dei servizi segreti». E ancora: «Vi pentirete di quello che state facendo, vi faccio cercare dai miei amici della Banda della Magliana, vedrete che fine vi faccio fare». Un atteggiamento già grave, ma a cui è seguito anche un pugno nei confronti di un carabiniere, che rimase leggermente ferito. Una furia proseguita nella caserma di Assisi, dove l'uomo di origini palermitane ha lanciato una sedia, sfasciandola. Da qui le contestazioni di violenza, minacce a pubblico ufficiale e danneggiamenti per cui è stato condannato, insieme a un risarcimento immediato di settemila euro, ottenuti come parte civile dall'avvocato Delfo Berretti.

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Il Messaggero