Assenteismo in ufficio, blitz della guardia di finanza alla Università per Stranieri

Palazzo Gallenga
Un blitz in piena regola. I militari della guardia di finanza, ieri mattina, si sono presentati a Palazzo Gallenga a Perugia per verificare timbrature dei cartellini e presenze...

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Un blitz in piena regola. I militari della guardia di finanza, ieri mattina, si sono presentati a Palazzo Gallenga a Perugia per verificare timbrature dei cartellini e presenze negli uffici. Ma i finanzieri sono andati anche oltre i controlli riferiti al singolo giorno o all’eventuale pausa caffè fatta senza strisciare il badge. Le verifiche a questo punto riguarderanno anche i dati “storici” del personale dell’ateneo.


Una coppia di finanzieri s’è piazzata all’ingresso di Palazzo Gallenga, per impedire a chi fosse uscito di rientrare, altri quattro militari hanno percorso rapidamente gli scaloni della sede principale dell’Università per Stranieri, fino all’ufficio del personale, a quel punto sono partite le verifiche incrociate. I finanzieri hanno passato al setaccio gli estratti delle timbrature dei cartellini e controllato la presenza dei dipendenti nei vari uffici in quel momento. Dati, orari e persone: tutto osservato e sovrapposto.

La prassi di questo tipo di verifiche “anti-assenteismo” punta a controllare se qualcuno abbia abbandonato il proprio ufficio senza strisciare il badge per registrare l’uscita. Le attività di controllo interessano le sedi degli enti pubblici ed anche le società partecipate. Non solo l’Università, insomma. Alcune verifiche rientrano nella normale routine, ma in altri casi i militari si muovono su segnalazioni precise, ad esempio da parte della Corte dei Conti. Possibile che il blitz alla Stranieri abbia seguito proprio un iter di questo tipo.

Ma l’attività messa in campo della guardia di finanza rispetto all’Università per Stranieri non si è limitata alla mattinata di ieri. Le fiamme gialle hanno intenzione di scavare più a fondo e con la massima attenzione. I militari, infatti, controlleranno anche i dati meno recenti riferiti al personale, per questo hanno acquisito la documentazione necessaria, allo scopo di verificare se nel corso del tempo possano essersi verificate delle irregolarità. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero