Arbitrò la Ternana nello spareggio a Cesena, 33 anni dopo la ritrova da avversario, sfida speciale per il presidente della Reggina

Arbitrò la Ternana nello spareggio a Cesena, 33 anni dopo la ritrova da avversario, sfida speciale per il presidente della Reggina
Lo spareggio di Cesena. 11 giugno 1989, stadio Manuzzi, 15.000 ternani...

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Lo spareggio di Cesena. 11 giugno 1989, stadio Manuzzi, 15.000 ternani sugli spalti, Ternana promossa in serie C1 ai rigori sul Chieti. Chi c'era ricorda ogni istante di quella giornata. Ma forse, molti non ricordano chi fosse l'arbitro. Signor M. Cardona, di Milano. Marcello Cardona. Di Milano solo perché allora lavorava lì, ma è di Reggio Calabria. Oggi Cardona, recentemente prefetto di Lodi e commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime di reati di mafia, è il presidente della Reggina. Ritrova la Ternana, stavolta da avversario. Ma ancora oggi, dopo 33 anni, quello spareggio lo ricorda bene. «Fu un partita bellissima – racconta - ben giocata, molto corretta, molto tirata, con una grande cornice di pubblico». Fu l'ultima che arbitrò in serie C. «L'anno dopo andai in serie A e B. Ma quella fu una delle più belle da me arbitrate in carriera». Proprio la cornice di pubblico, lo colpì. Tantissimi tifosi delle due squadre ma, soprattutto, i 15.000 ternani. «Arrivai al Manuzzi due ore prima della gara. In strada non c'era nessuno. Mi domandai, ironicamente, se avessi sbagliato stadio. Invece, una volta entrato, mi trovai davanti gli spalti gremiti». Poi, la partita. Tempi regolamentari, poi supplementari. Equilibrio e 0-0. Fino ai calci di rigore e al tripudio rossoverde. Per Cardona, direzione di gara impeccabile. «Erano due squadra fortissime, che fecero un gran campionato. Giocatori correttissimi e di grande valore, grande correttezza anche sugli spalti. All'inizio c'era tensione. Ricordo che ammonii quasi subito un calciatore. Poi, però, la gara filò via nel fair play, con grande tifo sugli spalti dal primo all'ultimo minuto. Una bella pagina di calcio». Ma non ricorda chi sbagliò l'ultimo rigore: Luca Leone, proprio l'attuale direttore sportivo delle Fere. «E allora, quando lo rivedrò, lo consolerò ancora». Ora Marcello Cardona si concentra sulla sua Reggina. «Sono stato chiamato da Felice Saladini, proprietario del gruppo che ingloba la società. Ho accettato perché lo reputo un imprenditore serio e lungimirante, per la città e per i tifosi. Sono nato a Reggio e ho il cuore amaranto». Nella Ternana, da avversario ritrova pure Paolo Tagliavento, collega di fischietto. «Lui ha arbitrato molto tempo dopo di me. E' stato un grande arbitro, per tecnica e per come sapeva porsi in campo. Ha diretto tante partite importanti. La Ternana può contare su di lui a lungo». E il presidente Stefano Bandecchi? «Lo conoscerò allo stadio e gli stringerò la mano. In suo favore parla ciò che ha fatto e ciò che fa. La Ternana rispecchierà sicuramente le sue ambizioni». Cosa si aspetta, da Ternana-Reggina? «Una bella partita, come le due squadre hanno sempre saputo fare. Una festa di sport». Un'altra, dopo quello spareggio. Cesena, 11 giugno 1989, anche Cardona c'era.

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Il Messaggero