«Scuole aperte più tardi? Ma cosa è stato fatto fino ad ora?»: l'interrogazione di Gentiletti (Senso Civico)

«Scuole aperte più tardi? Ma cosa è stato fatto fino ad ora?»: l'interrogazione di Gentiletti (Senso Civico)
A pochi giorno dall'inizio della scuola a Terni scoppia la polemica. L'assessore Massello rilancia la richiesta della presidente Tesei per una apertura ritardata delle...

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A pochi giorno dall'inizio della scuola a Terni scoppia la polemica. L'assessore Massello rilancia la richiesta della presidente Tesei per una apertura ritardata delle scuole ma all'opposizione questa posizione non va giù.


«Leggo che alcune forze politiche della maggioranza consiliare chiedono di posticipare l’inizio della scuola. Prima vorrei sapere cosa ha fatto fin qui il Comune di Terni. Come si è attivato. Quali interlocuzioni. Quali piani ha studiato, quali convenzioni. Quali edifici. Quale programmazione«». A chiederlo è il consigliere comunale di ‘Senso Civico’, Alessandro Gentiletti, che il 29 luglio ha presentato una interrogazione con risposta scritta alla giunta, «per ora senza riscontri».

Gentiletti spiega che che «le linee guida del ministero affidano agli enti locali la responsabilità di individuare le aule e gli spazi alternativi per lo svolgimento della didattica dal mese di settembre, secondo modalità compatibili con l’emergenza sanitaria e le nuove esigenze poste dalla pandemia. Agli enti locali – osserva il consigliere di ‘Senso Civico’ – è affidato il compito di predisporre i piani di fabbisogno, nonché stipulare eventuali convenzioni. Occorre che entro il mese di settembre la città sia pronta alla ripartenza e che non siano fatti scaricabarile fra istituzioni. Per questo è stato licenziato con parere ampiamente favorevole dalla II commissione consiliare in data 27 luglio 2020 un atto di indirizzo che impegna sindaco e giunta ad una serie mirata di interventi. Non si può certamente attendere che l’atto sia approvato dal consiglio comunale perché l’amministrazione si adoperi e muova, vista anche l’imminenza della scadenza e il periodo estivo nel mezzo. Occorre conoscere cosa ha nel frattempo fatto il Comune di Temi e come si è attivato nelle more».


Da qui la richiesta all’amministrazione per capire «quali iniziative ha svolto fin qui il Comune di Terni per pianificare la ripresa delle lezioni scolastiche in sicurezza e in presenza dal mese di settembre; quali immobili ha messo a disposizione; quali convenzioni e con quali strutture ha esaminato e approvato; quali sono gli istituti con maggiori criticità e come sono state studiate e come si intende affrontarle; quale piano di fabbisogno ha redatto e secondo quali modalità e con quali concertazioni e se è stato condiviso con le scuole e i dirigenti; quali interventi sui trasporti sono programmati e quali interlocuzioni con i rispettivi enti di competenza e con la Regione sono state svolte in relazione alle esigenze scolastiche». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero