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AMELIA Tea, la gatta. "Tea... la mitica!" tanto da avere una pagina social dedicata e centinaia di persone che ne seguono le gesta pubblicando un reportage quotidiano delle sue avventure. "Tea in fila dal parrucchiere", "Tea alla rivendita di giornali", "Tea a prendere l'aperitivo". Ormai la conoscono tutti. Almeno quelli che bazzicano i gruppi social della città o che risiedono nella zona compresa fra via Cavour e fuoriporta. Bar, alimentari, parrucchieri, ogni negozio e tanti, tantissimi amerini che ogni giorno transitano nei pressi di Porta Romana. Quello è il suo regno, e chi la incontra non può fare a meno di fermarsi per una parola, una carezza o una foto. Lei, altera e regale, accetta tutti senza dare (troppa) confidenza a nessuno. Sdraiata al sole d'inverno, al fresco del condizionatore istallato nell'edicola di Porta Romana d'estate, Tea vive la sua vita da gatta in modo molto speciale. «Era una gattina della colonia felina che sta dietro al Conad -racconta Annarita proprietaria dell'edicola - quando era piccola, circa sei anni fa, l'ha adottata una signora che abita in via Cavour (parte alta del centro storico ndr). All'inizio sembrava una storia come tante. Poi però -continua- Tea ha iniziato a mostrare un carattere molto particolare». Sarà stato il nome da topolina con cui l'hanno battezzata le nipotine della sua benefattrice, si chiama Tea Stilton giornalista e scrittrice di grande talento nonchè sorella del famoso Geronimo con cui vive mille avventure, sarà stata forse una lontana reminiscenza del suo passato di strada, fatto sta che Tea ben presto ha iniziato ad emanciparsi dalla routine familiare. «Le prime volte- racconta ancora Annarita- scendeva fino a Porta Romana insieme alle bambine che andavano a scuola. Le accompagnava». Poi, le soste si sono fatte sempre più lunghe e i giri sempre più ampi. «Ha iniziato a passare tanto tempo qui con me -continua Annarita- all'edicola. Si mette sugli scaffali, in mezzo ai giornali. Tutti i clienti si sono affezionati». Tea sembra accettare la benevolenza ma prosegue per la sua e di tornare a casa e mettersi buona non proprio non ne vuole sapere. «Mille e una volta -precisa Annarita- l'abbiamo riportata, soprattutto da quando l'hanno investita. Chi passa e saE' claudicante e a causa di un virus contratto tempo fa non ci vede più bene. Per questo adesso ogni volta che la vedo arrivare da via della Repubblica mi viene un colpo.
Il Messaggero