Amelia, dopo due anni, il cinema torna in sala. Storie al femminile nel mondo arabo-islamico per inaugurare la stagione invernale.

Amelia, dopo due anni, il cinema torna in sala. Storie al femminile nel mondo arabo-islamico per inaugurare la stagione invernale.
AMELIA L'occasione è di quelle da celebrare. Il cinema ad Amelia torna in sala, al chiuso. La sala Boccarini che per dieci anni ha ospitato le proiezioni...

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AMELIA L'occasione è di quelle da celebrare. Il cinema ad Amelia torna in sala, al chiuso. La sala Boccarini che per dieci anni ha ospitato le proiezioni dell'associazione cinematografica Oltre il Visibile, riapre le porte per una stagione invernale, si spera, all'altezza dell'epoca pre pandemia. Per questo primo weekend Donna Proibita. Storie al femminile nel mondo arabo-islamico. Una rassegna pensata in segno di vicinanza a donne e bambine afghane, le vittime principali degli avvenimenti drammatici di queste settimane.

Programma

Venerdì 10 settembre – ore 21.00

OSAMA, Regia di Siddiq Barmak, Afghanistan, Giappone, Irlanda, 2003, 82’ – v.o.sott.it.

Kabul, poco tempo fa. Tre donne, una ragazzina di 12 anni, sua madre e sua nonna, sono sopravvissute alla repressione del regime talebano. Il marito ed il fratello sono morti, non c'è nessuno che possa aiutare le tre donne, non possono lavorare, non possono uscire di casa. Manca un uomo. La madre decide, insieme alla nonna, di travestire la figlia da maschio: l'unico modo per procurarsi un lavoro ed un po’ di pane per sopravvivere. Da ora in poi Maria si chiamerà Osama.
Camera d'Or e Medaglia Fellini dell'Unesco alla Quinzaine di Cannes 2003. Globo d'oro al miglior film straniero.

Sabato 11 settembre – ore 21.00

DONNE SENZA UOMINI Regia di Shirin Neshat, Shoja Azari, Germania, Austria, Francia, 2009, 95’ - v.o.sott.it.

La vita di quattro donne nella Teheran del 1953, scossa dal colpo di stato dello shah Mohammed Reza Pahlavi, avvenuto con il supporto dell'intelligence americana, che avrebbe segnato la fine della democrazia. In un giardino di orchidee, le quattro donne capiranno il valore dell'amicizia e del conforto.
È dedicato alla memoria di coloro che hanno perso la vita nella lotta per la libertà e la democrazia in Iran dalla Rivoluzione costituzionale del 1906 al Movimento Verde del 2009.
Leone d'argento per la Migliore Regia alla 66ᵃ Mostra Internazionale d'arte Cinematografica di Venezia (2009).

Domenica 12 settembre – ore 18.00

COME PIETRA PAZIENTE, Regia di Atiq Rahimi, Francia, Germania, Afghanistan, 2012, 103’ - v.o.sott.it.

In un paese devastato dalla guerra, una bellissima donna veglia sul marito, ridotto in stato vegetativo da un proiettile nel collo, in una stanza derelitta. Un giorno, la donna comincia a fare una solitaria confessione al marito…
Secondo la leggenda afghana, la pietra paziente (Syngué Sabour) è quella che viene individuata come adatta a ricevere le confidenze di chi vuole parlare rivelando i propri segreti: il carico delle sofferenze di cui ci si vuole liberare si fa, col tempo, così pesante per quella pietra da determinarne infine lo scoppio in mille frammenti.

Premio Goncourt 2008.

È gradita la prenotazione. WhatsApp: 329.1244550 – E-mail: info@oltreilvisibile.it



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Il Messaggero