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Continuano ad arrivare le lettere indirizzate a Barbara Corvi, la giovane amerina scomparsa nel nulla il 27 ottobre 2009. Un'iniziativa lanciata dall'Osservatorio regionale sulle Infiltrazioni e l’illegalità della regione Umbria, che a giugno 2022 aveva scritto la prima.
Oggi, la penna è di Daniela Marcone, responsabile del settore memoria di Libera.
«Cara Barbara,
il 21 Marzo, Giornata nazionale della Memoria dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, il tuo nome verrà pronunciato in tantissimi luoghi d’Italia e oltre. Una scelta che Libera fece nella consapevolezza di dare un nome alla tua storia, di dare voce alla richiesta di verità, di rafforzare i percorsi di impegno germogliati dal tuo ricordo.
In un momento delicato dell’inchiesta giudiziaria, sentiamo oggi il bisogno di ribadire la nostra vicinanza alla tua famiglia, a tutte e tutti coloro che in questi anni mai hanno smesso di credere e sperare nella verità e nella richiesta di giustizia. La tua storia ci riporta alle vite delle donne che come te hanno scelto di vivere liberamente il proprio essere, che hanno subito negli anni violenze in cui è facile riconoscere echi di un potere di stampo ‘ndranghetista. Ci riporta alla forza di chi sceglie e di chi ha scelto di sovvertire le leggi dell’onore e di credere nella speranza di una vita altra, di una vita possibile.
La tua storia ci riporta alla forza e alla dignità di donne che come te, oggi scelgono ogni giorno di essere libere.
Come ricordiamo nello slogan della giornata del 21 marzo 2023, la tua storia ci ricorda che scegliere, vivere, amare liberamente “è possibile”.
E’ per questo che ancora di più quest’anno, nel pronunciare il tuo nome, rafforzeremo la consapevolezza che fare memoria e ricordare la tua vita possa rappresentare un passo in avanti nella ricerca della verità.
«Il progetto "lettere per Barbara Corvi" - aveva spiegato dall'Osservatorio durante la presentazione - prevede la pubblicazione mensile, ogni 27 del mese a partire dal 27 giugno 2022, di una lettera scritta da persone appartenenti alla società civile impegnate nella ricerca della verità e nel costruire memoria e pubblicata sulle testate giornalistiche umbre e calabresi. In tal senso, l’obiettivo generale della proposta è rendere la memoria di Barbara Corvi una prassi condivisa coinvolgendo persone e associazioni nel territorio umbro e non solo. Si intende così favorire la consapevolezza pubblica e la conoscenza sulla storia di Barbara Corvi affiancando la famiglia Corvi, le associazioni e la società civile rivolgendo insistentemente la domanda “dov’è Barbara?”».
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