Amelia, Comunità Incontro: «Preoccupazione per i negozi che vendono cannabis»

Amelia, Comunità Incontro: «Preoccupazione per i negozi che vendono cannabis»
TERNI «Gli shop di canapa che stanno aprendo ci preoccupano molto perché è come se venisse detto ai ragazzi la cannabis non fa male. La vendita di quella light...

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TERNI «Gli shop di canapa che stanno aprendo ci preoccupano molto perché è come se venisse detto ai ragazzi la cannabis non fa male. La vendita di quella light rischia di incentivare l'uso tra i giovani che si sentono legittimati a farne uso, in quanto legale, e questo non va bene»: a dirlo è la responsabile dell'equipe multidisciplinare della Comunità Incontro di Amelia, la psicoterapeuta Tania Fontanella. Critica nei confronti dei punti vendita di questi prodotti a base di cannabis, che si stanno diffondendo anche in Umbria. «Qui alla Comunità Incontro - ha detto all'ANSA Fontanella - arrivano minorenni in astinenza psicologica. Non esistono droghe leggere e tutte incidono negativamente nell'area cerebrale della gratificazione. È diventata quasi una moda tra i giovani quella di uscire il fine settimana per sballarsi. In che modo? Fumando uno spinello o sniffando o bevendo. Un atteggiamento sbagliato che non porta da nessuna parte, ma che fa riflettere». La psicoterapeuta ha ricordato poi alcuni recenti fatti di cronaca, come quello della ragazza di 16 anni morta a Genova per una dose di metanfetamina oppure altri decessi di giovani a causa di overdose. «Sono proprio questi tragici fatti - ha sostenuto -, registrati negli ultimi mesi, che devono spingerci ancora di più a lottare per aiutare i ragazzi che finiscono nella rete della droga. Noi ci batteremo come abbiamo fatto fino ad ora per dire no alla droga. Anche la prevenzione gioca un ruolo importante. Proprio su questo argomento - ha concluso Fontanella - abbiamo avviato dei progetti e collaborazioni con le scuole». 
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Il Messaggero