Amelia, dal cantiere per la rete idrica spuntano reperti archeologici. Sono un muro e la tomba di un bambino.

Amelia, dal cantiere per la rete idrica spuntano reperti archeologici. Sono un muro e la tomba di un bambino.
AMELIA L'acropoli svela i suoi tesori. Il cantiere per il...

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AMELIA L'acropoli svela i suoi tesori. Il cantiere per il rifacimento della rete idrica in prossimità del duomo, ha portato alla luce alcuni blocchi calcarei e una piccola sepoltura, probabilmente quella di un bambino. Elementi allo studio della Soprintendenza ai beni archeologici dell'Umbria. «Sono emersi - ha detto l'architetto Maurizio Damiani- elementi su cui si stanno conducendo indagini per appurarne provenienza ed epoca. Al momento possiamo dire che si tratta di alcuni blocchi calcarei e di una piccola sepoltura senza corredo. Non possiamo spingerci oltre perchè non abbiamo informazioni sufficienti per elaborare una teoria, qualsiasi specificazione ulteriore sarebbe prematura. Speriamo di poter essere più precisi nei prossimi giorni». Quello che è certo, ad oggi, è che i blocchi, posti in opera, sono emersi a circa quaranta centimetri di profondità, mentre la piccola sepoltura, l'aggettivo è molto probabilmente riferito alla presenza di un bambino, a circa un metro. Una buca di piccole dimensioni squadrata con blocchi di pietra. Il luogo della scoperta è la piccola traversa che collega via Liviani a via Geraldini, proprio in prossimità della chiesa di Santa Caterina, attuale sede dell'archivio diocesano. Un ritrovamento che ha destato un certo interesse anche fra gli addetti ai lavori soprattutto perchè potrebbe accendere una luce sul buio che tutt'ora avvolge l'intera zona. Sulla parte alta del centro storico amerino infatti, non esistono ipotesi certe circa la struttura urbanistica antica e l'esistenza di eventuali templi o altre strutture monumentali. La presenza, insolita all'interno di un centro storico, di una sepoltura e quella dell'opera muraria in fase di studio, potrebbero rivelare qualcosa in più sulla storia antica di questa città millenaria. Fra le ipotesi formulate finora, ma mai verificate, quella della presenza di un'area sacra proprio in corrispondenza della zona del duomo e in particolare quella di un tempio. Non sarebbe la prima volta che il sottosuolo della città restituisce beni archeologici importanti. Ad oggi, quelli fondamentali per la ricostruzione della storia dell’antico abitato sono offerti dalla necropoli preromana con annessa area sacra in località Pantanelli e utilizzata fino al IV-II sec. a.C.; dalla necropoli pre-romana nell'area dell'ex consorzio Agrario emersa nel 2001. In anni più recenti, in via Roma è stata ritrovata una lastra marmorea di epoca augustea mentre in località San Pancrazio una dedicata a Iside, entrambe esposte al museo archeologico cittadino. Nel 2006, in seguito al crollo del tratto di mura ciclopiche erano riemersi i resti di un villaggio del IX secolo a.C.. Ultimo in ordine di tempo (2019-2021), durante la costruzione della Casa della Salute, è stato scoperto un tratto della via Amerina e altre evidenze monumentali che sono state oggetto di scavo e indagini e su cui è stata redatta una pubblicazione.

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Il Messaggero