Amelia, bambini giocano a calcio sotto casa: scatta la sanzione per i genitori «Non rispettate le norme anti-covid»

Amelia, bambini giocano a calcio sotto casa: scatta la sanzione per i genitori «Non rispettate le norme anti-covid»
AMELIA Continuano le misure restrittive straordinarie e i controlli stringenti per cercare di contenere i numeri di un contagio che non ne vuole sapere di scendere. Sanzionato un...

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AMELIA Continuano le misure restrittive straordinarie e i controlli stringenti per cercare di contenere i numeri di un contagio che non ne vuole sapere di scendere. Sanzionato un gruppetto di ragazzini nel campetto della scuola. E’ successo qualche giorno fa, nella frazione di Fornole, quando la Polizia Municipale, allertata da una segnalazione, è dovuta intervenire e applicare le sanzioni del caso. Un evento che ha diviso l’opinione pubblica fra chi condanna senza se senza ma qualsiasi trasgressione, e chi si mostra più propenso a contemplare qualche distinguo. In un altro tempo, fuori dalla pandemia, il campetto della scuola è sempre stato un appuntamento fisso per la maggior parte dei giovani del paese.

Ragazzi più o meno grandi che si sono sempre ritrovati lì per tirare qualche calcio al pallone. A volte, se si raggiungeva il numero, improvvisavano una partitella. Probabilmente, l’altro giorno, complice forse il primo sole più caldo, nonostante le restrizioni in vigore alcuni di loro non hanno resistito e si sono ritrovati lì con qualche amico. Una debolezza costata cara, duecentonovanta euro a testa se il pagamento viene effettuato entro cinque giorni, che si trasformano in quattrocento se si aspetta oltre.

Contrastanti le versioni sulla dinamica degli eventi. Secondo quanto riportato da alcuni dei ragazzi multati infatti, al campetto, impegnati nel gioco ci sarebbero stati i più grandi, qualcuno anche maggiorenne, mentre i più piccoli stavano lì nei pressi. Due o tre, fermi, a distanza, con la mascherina indossata. Al sopraggiungere della Municipale, i grandi avrebbero fatto in tempo a dileguarsi prima di essere identificati mentre i più piccoli, tutti fra i dieci e quattordici anni, sarebbero rimasti lì, un pò impauriti un pò spaesati, senza saper bene come comportarsi in una situazione tanto inusuale quanto inaspettata. Una volta raccolte le generalità, i ragazzi sono stati rimandati alle loro case.

Il verbale, come da prassi, è stato notificato ai genitori qualche giorno dopo. Il controllo al campetto, sebbene scaturito da una segnalazione, è solo uno delle diverse verifiche messe in atto dalle forze dell’ordine per cercare di scoraggiare qualsiasi forma di assembramento. Alla luce di un tasso di incidenza del contagio su centomila abitanti schizzato oltre soglia 400, una settimana fa la sindaca Laura Pernazza ha emesso un’ordinanza ulteriormente restrittiva rispetto alle norme contenute in quella regionale. Divieto di sosta in sei aree pubbliche cittadine, divieto di consumo di cibi e bevande all’aperto, spegnimento dei distributori automatici su tutto il territorio comunale. Alla luce di questi provvedimenti, da diversi giorni Polizia, Carabinieri e Municipale stanno battendo piazze strade e frazioni in particolare nelle aree off limits, nel week end e negli orari serali, oltre le ventidue, quando scatta il coprifuoco.

 

 

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Il Messaggero