Amelia, al via Verdecoprente. Arte e cibo, teatro e territorio, uno scambio di colture e culture

Amelia, al via Verdecoprente. Arte e cibo, teatro e territorio, uno scambio di colture e culture
Esercizi in un boccone si apre così l'edizione 2022 di Verdecoprente Terr.A., il festival artistico diretto da Roberto Giannini e Rossella Viti di associazione...

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Esercizi in un boccone si apre così l'edizione 2022 di Verdecoprente Terr.A., il festival artistico diretto da Roberto Giannini e Rossella Viti di associazione Ippocampo. Quattro creazioni sceniche intorno al tema del cibo concludono e restituiscono quanto è successo durante la settimana di incontri e scambi tra gli artisti selezionati da Verdecoprente Territori per Artisti, le aziende del progetto Amerino Tipico e le comunità del territorio. 

Un programma in cui Teatro e Territorio si nutrono a vicenda e danno vita a un originale paesaggio nel segno della produzione di qualità, tra colture e culture.

Sabato 29 ottobre - Convento e Planetario della Santissima Annunziata di Amelia.

Si comincia alle 17,00 con “Mondo pane” una narrazione teatrale in musica di Bradamante Teatro, con un racconto di A. Pascale tratto da “La foglia di fico”, (Einaudi). Nato da un progetto di ricerca sulla coltivazione del grano e sul significato profondo del pane nella nostra cultura, la performance si va costruendo con le testimonianze di panificatori di tutta Italia. Di e con Francesca Camilla D'Amico, attrice e guida escursionistica narratrice, e Sebastian Giovannucci, musicista.

Alle 18.00 presentazione di “Verdecoprente book”, libro-paesaggio che apre su dieci anni di navigazioni artistiche nel territorio umbro-amerino. Da sfogliare con gli autori, Roberto Giannini, Rossella Viti, e insieme a Stefano Romagnoli, lo 'spettatore professionista'.

Alle 19.00 al Planetario con “Catasterismi” - Metamorfosi stellari, storie raccontate dalle costellazioni, in una parata di personaggi intorno a un falò digitale, tra computer, proiettori, smartphone, e il cielo notturno. Una performance di e con Alberto Colombo, attore e astrofisico, e Greta Milani, attrice performer.

Seguirà una passeggiata nel piccolo ma prezioso Museo della Scienza guidati da fra Andrea Frigo.

Alle 20.30 ci si ritrova alla cena preparata con la pasta dei Frati dell'Annunziata e i produttori di Amerino Tipico.

Domenica 30 ottobre si entra nella Cucina di casa Ottaviani, a Collicello. Diciotto spettatori per ogni performance, alle 10.15 e alle 11.30, per partecipare a “Muoio come un paese”,  una performance che si struttura attorno a un testo del poeta contemporaneo Dimitriadis, e alla figura dell’Angelus Novus di W. Benjamin. In residenza a Verdecoprente l'artista Gemma H. Carbone esplora la relazione tra l’essere umano ed il territorio in cui abita, per disegnare un’architettura invisibile fatta di memorie, azioni, sguardi, reperti, sentieri, racconti, tradizioni. In collegamento con l'architetto Vasilis Mavrianos. Produzione: Naprawski, con Konstnärsnämnden e Verdecoprente. Qui ci salutiamo con Slow Food.

Alle 17.00 nell'azienda vitivinicola Zanchi, va in scena “Terramadre”, un viaggio fisico e simbolico, di esplorazione e di scoperta, il cui obiettivo è ridefinire il rapporto dell'uomo con la terra. Un “viaggio documentale” che i due performer drammaturghi, Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich, vanno componendo camminando in diversi luoghi d’Italia e con tante domande ai viaggiatori incontrati, per intrecciare le proprie e le altrui esperienze, fino a con-fonderle e renderle una testimonianza condivisa e universale. Produzione Florian Metateatro, con il contributo Verdecoprente. 

«Felici di questa sinergia - hanno detto i direttori artistici - e sempre più convinti che il lavoro in residenza degli artisti, e la loro restituzione in forma di performance, costituisca una proposta artistica innovativa e un originale contenuto culturale, tanto più se condiviso e valorizzato in contesti e con partner che guardano al territorio e al paesaggio da diversi punti di vista».

Per info e prenotazioni, necessarie per tutti gli eventi: chiamare associazione Ippocampo 3272804920 anche whatsapp. Ingresso libero. Gli spazi sede di spettacolo sono accessibili a tutti.

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Il Messaggero