Terni, Prc: «Attesa di un'ora per l'ambulanza, inacettabile organizzazione del 118: basta accentramenti»

Terni, Prc: «Attesa di un'ora per l'ambulanza, inacettabile organizzazione del 118: basta accentramenti»
«Quanto è avvenuto lunedì mattina a Terni, in Via Fratti a due passi dal Liceo Classico in pieno centro città, è intollerabile. Come riportato da...

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«Quanto è avvenuto lunedì mattina a Terni, in Via Fratti a due passi dal Liceo Classico in pieno centro città, è intollerabile. Come riportato da quotidiani locali, verso le ore 11 una donna di 82 anni è caduta a terra per sospetta frattura del femore. L’anziana signora in preda a dolori lancinanti all’anca, sdraiata in terra e soccorsa da passanti, ha dovuto attendere quasi un’ora prima dell’intervento di un’autoambulanza che l’ha poi trasportata all’ospedale di Terni. Un tragitto che si copre in una decina di minuti..Il motivo dell’inaccettabile ritardo è che il mezzo soccorritore è dovuto partire addirittura da Marsciano, essendo contemporaneamente impegnate e quindi  indisponibili tutte e sette(?) le ambulanze destinate alla provincia ternana».

Rifondazione comunista di Terni torna sul grave episodio di cui è rimasta vittima una signora di 82 anni. 
«Non è una sfortunata coincidenza. Altri casi analoghi si sono verificati in passato, in città ed in altri comuni del ternano. Anche il servizio di emergenza-urgenza del “118” ha subito, in questi anni, quel processo di “riorganizzazione” della sanità pubblica,  che ha portato ad accentramenti e tagli ed i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. E’ evidente che i mezzi non sono sufficienti e che il servizio di emergenza non è garantito». aggiunge in una nota Rifondazione che si chiede «cosa sarebbe successo se la lesione subita dalla malcapitata necessitava della massima urgenza? Quello che è successo, può capitare ad ognuno. Quanto vale la vita di una persona?» «Rifondazione Comunista  - conclude - invita alla mobilitazione. Troppo disattenta è stata l’opinione pubblica in passato e lo smantellamento della sanità e del welfare ha potuto marciare spedito. E’ ora di invertire la rotta». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero