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ALVIANO Dai lavori di restauro degli affreschi del castello di Alviano, è da poco emersa una sorpresa, scoperta da Simone Deturres, cui è stato affidato il lavoro: è stato scoperto, infatti, un nuovo ciclo pittorico, che, nonostante il bisogno di un significativo lavoro di ripristino, rappresenta un elemento di arricchimento per il castello, prezioso patrimonio artistico del territorio. La storia è raccontata dal sindaco e dagli addetti ai lavori: Nadia Bagnarini, storica dell’arte che si è occupata del monumento, afferma che i nuovi affreschi «Fanno parte sicuramente di un ciclo molto articolato e necessitano di un restauro immediato che li possa preservare, al fine della tutela, fruizione e valorizzazione»; spiega che dai sondaggi sono emerse le figure di un tritone e di una nereide, «notevoli nella pennellata e nella resa anatomica». Le condizioni, però, non sono delle migliori: secondo Deturres la situazione è «Piuttosto grave, per molti fattori concomitanti. Ma sotto agli intonaci vi è almeno un 60 per cento degli affreschi originali che si possono recuperare» conferma il restauratore. Che cosa rappresentano? Perché sono stati ricoperti? La mano che li ha dipinti è la stessa che ha decorato le altre sale? «Siamo curiosi, magari potremmo scoprire altre stanze belle come la “sala della stella”» dichiara il sindaco, Giovanni Ciardo, accennando agli affreschi già noti, databili alla prima metà del Cinquecento. «Abbiamo pensato che fosse giusto andare a indagare: c'è bisogno di un consistente impegno, sia di tempo che economico, ma ora che abbiamo iniziato a vedere così tanta bellezza proveremo tutte le strade per dare a questo paese una ragione in più per riscoprirsi e farsi scoprire» conclude.
Il Messaggero