«Centodieci tamponi positivi al quartiere Ferriera e non lo dicono» Altro file audio falso, scatta la denuncia

«Centodieci tamponi positivi al quartiere Ferriera e non lo dicono» Altro file audio falso, scatta la denuncia
Non bastassero le preoccupazioni che il coronavirus sta creando nella popolazione, c'è chi si diverte addirittura a diffondere false notizie. È capitato per la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Non bastassero le preoccupazioni che il coronavirus sta creando nella popolazione, c'è chi si diverte addirittura a diffondere false notizie. È capitato per la seconda volta nel giro di pochi giorni, ieri, dopo che il sindaco di Arrone, Fabio Di Gioia, aveva presentato una denuncia per procurato allarme, per lo stesso motivo. Ieri si è riproposto lo stesso meccanismo, solo che questa volta l'attenzione del file tarocco si è concentrata su Terni. Con un allarme a dir poco scellerato sul numero dei contagiati e sulla gravità della situazione. Notizie false che hanno creato il panico, visto che il file è rimbalzato di cellulare in cellulare. Da quando è iniziata l'emergenza coronavirus questo è il terzo caso, il primo ha riguardato la sindaco di Assisi, Stefania Proietti, costretta anche lei a denunciare l'accaduto. Questa volta si parlava di 110 tamponi positivi tenuti nascosti, rilevati al quartiere Ferriera di Terni. Falso. Così ieri è stata la volta della Direzione dell'azienda Usl umbria 2 dover intervenire per denunciare l'ennesima falsa notizia diffusa tramite file audio. «Fake news e procurato allarme», denunciano dalla Usl 2.

«E' sempre inopportuno - si legge in una nota della Usl 2 - e grave e lo è ancor di più in questa delicata fase di gestione dell'emergenza, diffondere false notizie che producono disorientamento e allarme tra la popolazione, che invitiamo a diffidare di messaggi incontrollati di questo tenore diffusi tramite social media. Fondamentale - concludono dalla Usl 2 - verificare l'autorevolezza delle fonti e delle notizie che sono riportate ufficialmente nei siti web delle istituzioni e correttamente diffuse da professionisti tramite gli organi di informazione e le testate giornalistiche».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero