Alessio Foconi sul tetto d’Europa con la squadra azzurra di fioretto Battuta la Francia in finale

Alessio Foconi sul tetto d’Europa con la squadra azzurra di fioretto Battuta la Francia in finale
TERNI Più che fioretto azzurro chiamatelo fioretto d’oro. L’Italia della scherma trionfa ai campionati Europei di Antalya, in Turchia. Alessio Foconi, Daniele...

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TERNI Più che fioretto azzurro chiamatelo fioretto d’oro. L’Italia della scherma trionfa ai campionati Europei di Antalya, in Turchia. Alessio Foconi, Daniele Garozzo e Tommaso Marini (con Guillaume Bianchi come riserva) vincono il torneo a squadre di fioretto maschile e si confermano la squadra in assoluto più forte. Già dominatori in Coppa del Mondo con il primo posto ottenuto a Parigi, a Plovdiv e Belgrado ed il terzo di El Cairo, gli azzurri si confermano sulle pedane turche superando i padroni di casa nel primo turno 45-14, poi la Gran Bretagna 45-33, quindi la Spagna in semifinale 45-19 e infine la Francia 45-38. 


Una finale quella con i francesi, numero uno sul tabellone, vinta con maggiore sicurezza e padronanza di quanto dica il punteggio. Subito alle spalle dell’olimpionico Cheung di Hong Kong nel ranking mondiale, dunque rispettivamente primo e secondo nel vecchio continente, l’oro a Rio 2016 e argento a Tokyo 2020 Daniele Garozzo e il campione europeo di Dusselford 2019 Alessio Foconi mettono subito le cose in chiaro nei primi due assalti. Garozzo doma Chastanet 5-0, Foconi regola Loisel 5-2 e Marini fa il suo (5-3) con Ediri con l’Italia che si trova avanti 15-5. Alessio in grande forma si guadagna un «brilliant» dai commentatori britannici del canale Youtube di Fie Fencing Channel quando spazza Chastanet portando gli Azzurri sul 20-8. Il recupero di Ediri con Garozzo (24-16) serve a mettere un po’ di pepe prima che il giovane Marini, «a real champion» come dicono a ragione gli inglesi, riporti sulla terra Loisel (30-19). Alessio non si limita a fare il suo in pedana, tenendo a distanza Ediri (35-23) e avvicinando la medaglia d’oro. Incita Marini quando si danno il cambio in pedana, prima che il giovanotto regoli Chastanet (40-26 Italia) ma soprattutto sostiene Garozzo nel momento più delicato, passandogli l’asciugamano sulla testa e incitandolo con i giusti consigli. Garozzo si complica la vita con Loisel che non avendo nulla da perdere, «nothing to lose» dice la telecronaca, torna sotto 43-38. Ma poi il vincitore del torneo individuale ritrova la sua classe innata e chiude con due stoccate che soprendono il francese. «Italy is a dominant team» è la definizione che calza a pennello mentre Foconi, Garozzo, Marini e Bianchi salgono sul gradino più alto del podio per ricevere la medaglia d’oro. 

 

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Il Messaggero