Lo porta in ospedale ma è già morto: Perugia, scatta l'inchiesta

Lo porta in ospedale ma è già morto: Perugia, scatta l'inchiesta
PERUGIA - È arrivato in ospedale senza vita. Portato da una donna. Una famiglia a piangere una morte ancora tutta da spiegare e la squadra mobile al lavoro per dare...

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PERUGIA - È arrivato in ospedale senza vita. Portato da una donna. Una famiglia a piangere una morte ancora tutta da spiegare e la squadra mobile al lavoro per dare risposte. Fin qui gli elementi certi. Poi, la morte di Alessandro Noccioli entra nella dimensione del mistero. 

LA RICOSTRUZIONE 
L’uomo, 49 anni, secondo quanto si apprende è arrivato senza vita al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia intorno alle undici di ieri mattina. Era stato adagiato all’interno di un’auto condotta da una donna, che una volta entrata al pronto soccorso ha avvertito il personale medico sanitario della presenza in macchina del 49enne. L’intervento dei sanitari è servito a constatare effettivamente come per l’uomo ormai non ci fosse più nulla da fare.
Immediata è partita la segnalazione alla Procura e alle forze dell’ordine. Le indagini sono state affidate alla polizia, con gli investigatori della squadra mobile che hanno raggiunto l’ospedale per ricostruire quanto accaduto all’uomo.
Secondo le prime informazioni, il 49enne almeno fino alla tarda serata di venerdì era vivo. Poi nel corso della notte è successo qualcosa che va indagato. Come al tempo stesso va capito nel dettaglio per quale motivo la donna abbia deciso di portarlo in ospedale invece che chiamare il 118.
Il giallo inizia, come detto, nella tarda serata di venerdì quando Noccioli raggiunge la casa di un’amica in zona Assisi. L’uomo dopo poco si addormenta e lei, sempre stando a quanto si apprende, va a dormire in un’altra stanza. Al risveglio, ieri mattina, trova l’amico ancora sdraiato. Inizialmente pensa al fatto che stia ancora dormendo poi invece si accorge che è in condizioni critiche. Forse già morto.
Ed ecco il primo punto strano: invece che chiamare i soccorsi, la donna avrebbe deciso di caricare l’uomo su un’auto e portarlo all’ospedale Santa Maria della Misericordia. Pochi istanti dopo, sempre stando ai racconti di chi in quel momento si trovava al pronto soccorso, si presenta un’altra donna che sarebbe in rapporti con il 49enne. Come da protocollo, vengono comunque tentate tutte le manovre per rianimare Noccioli che si dimostrano però inefficaci.

GLI ACCERTAMENTI 


Gli investigatori diretti da Maria Assunta Ghizzoni iniziano a svolgere tutti gli accertamenti del caso. Tra gli elementi inevitabilmente al vaglio degli inquirenti anche la possibilità che il 49enne possa aver abusato di qualche sostanza nel corso della giornata di venerdì o comunque prima di presentarsi a casa dell’amica. Elemento che, incrociati con delle condizioni di salute probabilmente non ottimali, potrebbe rappresentare una spiegazione per la sua morte. Ma è chiaro come soltanto l’esame autoptico, che dovrebbe essere disposto dalla Procura nelle prossime ore, potrà dare indicazioni in tal senso. È altrettanto chiaro però, come di prassi in questi casi, che i poliziotti stiano verificando anche contatti e chiamate nelle ultime ore. Anche perché pare che l’uomo già in passato potrebbe aver avuto problematiche di dipendenza. Da capire ovviamente anche se la donna sia riuscita da sola a mettere in auto l’amico o se sia stata aiutata da qualcuno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero